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Barletta – Amministrative. Basile su Cannito e compravendita dei voti

5 Maggio, 2018 | scritto da dora dibenedetto
Barletta – Amministrative. Basile su Cannito e compravendita dei voti
Politica
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“Mi sembra evidente: Cosimo Cannito è il candidato sindaco del centrodestra per le Amministrative 2018 a Barletta”.

Ad attaccare, in una nota, è Flavio Basile, candidato sindaco della Lega per il voto del 10 giugno a Barletta.

“Se gli ex candidati del centrodestra, da Luigi Antonucci a Dario Damiani fino a Stella Mele e Gennaro Cefola – scrive Basile – sostengono la sua figura politica, questo significa che riconoscono in Cannito il candidato del centrodestra”.

L’interrogativo di Basile è uno: “Qui occorre capire a che gioco stiamo giocando: o Cannito dice apertamente di essere il volto del centrodestra, smentendo così il proprio percorso, oppure prende posizione rispetto al sostegno incassato dagli esponenti politici di cui sopra.

Visto e considerato – si legge nella nota – che tutti questi volti sostengono di rappresentare la coalizione di centrodestra con Cannito candidato sindaco, mi aspetto che Cannito prenda una decisa posizione, rinnegando così le sue radici socialiste e le proprie origini di sinistra estrema.

Fino a 3 giorni fa Cannito sosteneva di essere un uomo di sinistra indipendentemente da tutto”.

“Non mi compri”. Questo si leggeva sull’appello del candidato sindaco Cosimo Cannito nella sua nota avversa alla compravendita del voto, un appello in piena regola ai cittadini-elettori.

“Sono accuse pesanti, nelle quali il candidato parla di tariffari circolanti in chat, prezziari e necessità di denunciare” prosegue ancora Flavio Basile, candidato sindaco della Lega per le a Amministrative 2018 a Barletta.

Quello di Cannito è un intento lodevole – spiega – ovvero denunciare una pratica censurabile e al tempo stesso sensibilizzare il cittadino, ma a patto che sia surrogato dai fatti: se Cannito ha delle prove certe – aggiunge Basile – vada in Procura e sarò il primo ad accompagnarlo ben volentieri.

Nel caso contrario, sarebbe un esercizio di populismo che non fa bene a nessuno”.

 

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