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Aggiornamento. Barletta – Omicidio Lattanzio: fermato il presunto omicida

16 Gennaio, 2019 | scritto da Antonella Loprieno
Aggiornamento. Barletta – Omicidio Lattanzio: fermato il presunto omicida
Cronaca
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Poche ore per risolvere l’omicidio avvenuto ieri intorno alle 14 in via Di Cuonzo, a Barletta. Si è costituito Alessandro Cacciatore, 30 anni, il presunto killer che avrebbe sparato al 57enne Ruggiero Lattanzio, detto Rino “Non lo so” già noto alle forze dell’ordine e appartenente allo storico clan malavitoso Cannito-Lattanzio. L’uomo pare si sia presentato spontaneamente in serata presso il commissariato di Polizia di Stato di Barletta, dove è stato ascoltato. É al vaglio degli inquirenti la sua posizione. L’uomo è stato fermato dalla polizia con l’accusato di essere stato l’autore materiale del delitto. Il provvedimento è a firma dei magistrati della procura di Trani, Giovanni Lucio Vaira, e della Dda di Bari, Ettore Cardinali. Non si esclude che nelle prossime ore la competenza potrebbe passare alla Direzione distrettuale antimafia.

Da una prima ricostruzione pare che il killer abbia sparato colpi di pistola prima dalla macchina e poi ha finito l’esecuzione scendendo in strada. Il motivo: si sentiva minacciato dalla vittima perche a capodanno aveva litigato con suo figlio in una discoteca.
In attesa della convalida del fermo. ad insospettire gli inquirenti sulla reale motivazione dei fatti è il luogo in cui è avvenuto l’omicidio. Infatti, il 29 aprile del 2003, vicino alla barberia situata di fronte al luogo dove è stato ucciso Lattanzio, ieri pomeriggi, fu ammazzato Luigi Corvasce. Un collegamento che potrebbe significare un ritorno di guerra fra clan per il controllo dei traffici di stupefacenti e delle estorsioni a Barletta.

Ruggero Lattanzio è uscito dal carcere a novembre del 2017 in virtù dell’annullamento del suo arresto da parte del tribunale del riesame di Bari. Fu arrestato nell’ambito dell’inchiesta relativa all’omicidio di Michele Pellizzieri, ferito il 5 ottobre 2012 a Barletta e morto. poi, il 24 dicembre sempre dello stesso anno.
Lattanzio già il 3 luglio del 2016 era sfuggito ad un agguato avvenuto in piazza Marina a Barletta. Quel giorno, per errore fu ucciso Francesco Di Leo, all’interno di un negozio di prodotti ittici. Il killer, Antonio Rizzi, fu identificato grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza della zona. Dai filmati si vede chiaramente che Rizzi giunge davanti alla pescheria a bordo di una Fiat Punto guidata da un’altra persona non identificata. Scende, si reca sul posto ma il fucile si inceppa. Torna in macchina, prende la pistola del complice, raggiunge l’ingresso della pescheria e spara all’indirizzo di un obiettivo sbagliato.

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