S.P.1 Andria-Trani, massi e alberi pericolosi sulle rotatorie: ma sono a norma?

Attualità

0

Da qualche giorno “la strada della discordia”, così chiamata per le continue vicissitudini occorse durante gli ultimi anni, è tornata alla ribalta mediatica per il cedimento del manto stradale che l’ha interessata il 30 gennaio scorso.

La S.P.1 che collega Andria a Trani, due co-capoluoghi di provincia, continua a ricevere critiche e a generare polemiche per le criticità evidenti e i pericoli che si possono incontrare percorrendola.

Stavolta non stiamo parlando né dell’utopico ponte per l’inversione di marcia, promesso mille volte dai politicanti di turno e che avrebbe agevolato gli imprenditori delle aziende attigue alla strada, né dell’eliminazione del senso unico sulle complanari della stessa. Un’altra falla al “grandioso” progetto (per usare un eufemismo) di ingegneri, architetti e professionisti del settore, è la presenza di poderosi alberi e grandi massi sulle due rotatorie per l’inversione di marcia ubicate all’inizio e alla fine dello spartitraffico.

Avrebbero dovuto rappresentare i simboli delle due città che collega: l’ulivo per la città di Andria e la pietra per quella di Trani. Ma posizionare grandi blocchi di pietra ed imponenti tronchi al centro della strada è una scelta azzardata e pericolosa.

Un piccolo incidente o una leggera sbandata potrebbero avere effetti più gravi in presenza di tali elementi. Un appello è doveroso rivolgere all’amministrazione provinciale affinché prenda provvedimenti atti a mettere in sicurezza una delle vie di passaggio più importanti della provincia.