breaking news

Trenitalia – Alta velocità, collegamento Bari- Napoli pronto nel 2023. IL PROGETTO

10 Novembre, 2019 | scritto da Antonella Loprieno
Trenitalia – Alta velocità, collegamento Bari- Napoli pronto nel 2023. IL PROGETTO
Attualità
0

L’alta velocità collegherà Bari a Napoli entro il 2023, mentre l’opera sarà completata entro il 2026Lo riporta una nota di Trenitaia. Adesso il collegamento sarà garantito da un treno Intercity che percorrerà la tratta in circa 3 ore e trenta con due treni giornalieri di andata e ritorno.

Nessuno slittamento sui tempi di realizzazione e copertura finanziaria dell’opera pari a 6,2 miliardi di euro certa. La tratta Bovino-Cervaro è ultimata mentre sono in corso i lavori sulle tratte Napoli-Cancello e Cancello-Frasso. Aggiudicate le gare per le tratte Frasso-Telese e Apice-Hirpinia; in corso la gara per la tratta Telese-Vitulano. Entro il primo trimestre 2020 verranno pubblicati i bandi di gara per le ultime due tratte Apice-Hirpinia e Orsara Bovino. Tutti i cantieri – conclude Trenitalia – saranno operativi entro l’inizio del 2021”.
La nuova linea Napoli – Bari faciliterà gli spostamenti da Bari verso Napoli e Roma.

L’opera, dal costo complessivo stimato circa 6,2 miliardi di euro, rientra tra quelle inserite nella legge “Sblocca Italia” e fa parte del Corridoio ferroviario europeo TEN-T Scandinavia-Mediterraneo.

Nel 2026, alla conclusione dei lavori, sarà possibile andare da Bari a Napoli in 2 ore e fino a Roma in 3 ore. Già nel 2023 è previsto l’avvio del nuovo collegamento diretto Napoli – Bari.

IL PROGETTO

Nel quadro degli investimenti infrastrutturali strategici previsti dalla legge “Sblocca Italia”, è stata identificata come prioritaria, in ambito nazionale, la realizzazione dell’itinerario AV/AC Napoli-Bari, relativo alla Direttrice Napoli-Bari-Lecce-Taranto, compreso nel Corridoio Scandinavia – Mediterraneo della rete Trans European Network (TEN-T).
Un chiaro segnale nella direzione della rinata attenzione nei confronti del Mezzogiorno da parte del Governo, attraverso la realizzazione di infrastrutture che Ferrovie dello Stato Italiane ha sempre sostenuto. La concretizzazione dei principali investimenti programmati (già inseriti tra gli interventi di maggiore interesse nazionale, nell’ambito della “Legge Obiettivo” con Delibera CIPE del luglio 2009), garantirà infatti l’interconnessione e l’interoperabilità nell’ambito dei Corridoi Transeuropei TEN e consentirà di integrare l’infrastruttura ferroviaria del Sud – Est e in particolare la Puglia e le province più interne della Campania con le direttrici di collegamento al Nord del Paese e con l’Europa, al fine di favorire lo sviluppo socio – economico del Meridione.
L’approccio progettuale scelto è stato quello dell’Alta Velocità/Alta Capacità. L’obiettivo principale è la velocizzazione del collegamento attuale e il miglioramento dell’accessibilità al servizio nelle aree attraversate, sia per servizi nazionali di lunga percorrenza (velocità dell’ordine di 200 Km/h), sia per il servizio regionale e merci.
Il programma prevede interventi di raddoppio e di variante all’attuale tracciato, per aumentare la capacità di traffico della linea e la velocità dei collegamenti: variante Cancello – Napoli per integrazione con la linea AV/AC, raddoppio e velocizzazione Cancello – Frasso Telesino – Benevento, raddoppio in variante Apice – Orsara, raddoppio Orsara – Bovino, raddoppio Cervaro – Bovino, bretella di Foggia, Nodo di Bari – Variante Bari Sud (Bari Centrale – Bari Torre a Mare).
La realizzazione della linea AV/AC Napoli – Bari viene perseguita, oltre che con gli interventi infrastrutturali fin qui illustrati, anche attraverso opere di potenziamento tecnologico che concorrono alla riduzione dei tempi di percorrenza complessivi. Dalla velocizzazione delle linee Napoli – Bari e Bari – Lecce, al ripristino dell’itinerario merci Napoli – Bari, in corrispondenza di Foggia, attraverso una bretella fra le linee Foggia – Bari e Foggia – Napoli in grado di ridurre i tempi di percorrenza dei treni lungo l’itinerario Bari – Caserta.

Progetti che si integrano con altri interventi in corso di definizione o realizzazione, tra cui: potenziamento infrastrutturale e tecnologico Caserta – Foggia, tratta Cervaro – Bovino; sistemazione a Piano Regolatore Generale e realizzazione dell’Apparato Centrale Computerizzato di Lecce, in corso; upgrading infrastrutturale della Bologna – Brindisi – Lecce, nell’ambito del più ampio upgrading della linea Adriatica.

Il costo complessivo stimato dell’opera, che rappresenta una grande opportunità di rilancio per il Sud, è di circa 6,2 miliardi di euro. La tripolazione Roma – Napoli – Bari consentirà di costituire un polo centro-meridionale di grande importanza con servizi di elevata qualità. L’asse trasversale Napoli – Bari, in particolare, assume un ruolo fondamentale per lo sviluppo del Mezzogiorno poiché riconnette due aree che, da sole, raggiungono una quota di oltre il 40% della produzione di mercato nel Meridione.

UN VALORE AGGIUNTO PER L’AMBIENTE

ll traffico viaggiatori e merci fra le due città oggi si svolge per la maggior parte su gomma. La nuova linea risponde anche all’esigenza di ridurre le emissioni di CO2.
Per le merci sarà migliorata l’accessibilità agli impianti merci presenti nel Casertano che possono contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dal Libro Bianco dei Trasporti dell’UE: trasferire entro il 2030 il 30% del traffico merci oltre i 300 km dalla gomma al ferro e il 50% entro il 2050.
La nuova linea consentirà di ridurre le interferenze di quella esistente con la rete, grazie in particolare all’eliminazione degli esistenti passaggi a livello e di recuperare, riqualificare e valorizzare aree oggi utilizzate per l’attività ferroviaria.
Le attività di realizzazione della nuova linea sono accompagnate dal monitoraggio ambientale ante operam, in corso d’opera e post operam i cui risultati sono costantemente trasmessi al Ministero Ambiente. Per le tratte in progettazione è previsto il monitoraggio ambientale delle principali componenti ambientali, in linea con le indicazioni degli Enti competenti.

TRATTE INTERESSATE

Gli interventi infrastrutturali e tecnologici previsti

L’opera prevede la riqualificazione dell’attuale linea Napoli – Bari attraverso sia interventi infrastrutturali differenziati per i diversi tratti di linea (velocizzazioni, raddoppio, varianti all’attuale tracciato) sia interventi tecnologici diffusi per il potenziamento e l’upgrading delle dotazioni della rete con apparati e sistemi di ultima generazione in grado di aumentarne capacità e velocità.
In particolare gli interventi infrastrutturali che nel loro complesso contribuiranno alla riqualificazione della Napoli-Bari sono:

il raddoppio in variante del tratto Napoli-Cancello
il raddoppio e la velocizzazione del tratto Cancello – Frasso Telesino – Benevento,
il raddoppio in variante del tratto Apice – Orsara,
il raddoppio tratto Orsara – Bovino,
il raddoppio del tratto Bovino – Cervaro,
la bretella di Foggia (già attivata),
il nodo di Bari, variante Bari Centrale e Bari Torre a Mare
Parallelamente si sta lavorando alla realizzazione/attivazione delle nuove stazioni:

In Campania
– Napoli Afragola, in realizzazione nell’ambito dell’AV/AC Torino-Milano-Napoli e operativa nel giugno 2017, che con l’entrata in esercizio della variante Napoli – Cancello, prevista per il 2022, costituirà l’hub di snodo dei treni AV da e per Roma e Bari, ma anche del servizio regionale verso le principali province campane;
– Casalnuovo e Acerra, predisposte per l’interscambio ferro/ferro con la Circumvesuviana;
– Centro Commerciale “Porte di Napoli”, Valle di Maddaloni, Dugenta-Frasso Telesino, Telese Terme, Amorosi, Solopaca, S. Lorenzo M., Ponte-Casalduni, fra Cancello e Vitulano;
– Hirpinia e Apice;

In Puglia
– Orsara, Bovino e Ponte Albanito, fra Orsara e Foggia;
– Trigiano, Executive e Campus fra Bari e Lecce.

Caratteristiche tecniche principali

– Km complessivi: circa 150 km
– Velocità di progetto: 200 km/h
– Pendenza massima: 13 per mille

BENEFICI ATTESI
Tanti i vantaggi collegati alla realizzazione della nuova linea AV/AC Napoli – Bari:

1. Forte riduzione dei tempi di percorrenza: sulla lunghe percorrenze, la nuova linea consentirà di attivare servizi ferroviari veloci diretti tra Napoli e Bari, aumentare l’offerta tra Bari-Roma-Bologna-Milano-Torino e tra Bari –Pescara e Bologna (possibilità di accogliere sulla rete oltre 50 treni in più rispetto ad oggi). Saranno ridotti notevolmente i tempi di viaggio:

– Napoli – Bari: circa 2h (no stop), -1 h e 40 m di differenza rispetto ad oggi;
– Roma – Bari: circa 3h (no stop), -1h di differenza rispetto ad oggi.

2. Miglioramento competitività trasporto su ferro. La nuova linea è finalizzata ad attrarre su ferro maggiori quote di traffico, dare adeguata risposta alle esigenze di mobilità dei viaggiatori e delle merci in chiave sostenibile e intermodale e contribuire alla maggiore integrazione economica e sociale dell’intero meridione nel Paese ed in Europa.

3. Integrazione dei servizi di rete e intermodalità: migliore integrazione della rete ferroviaria di sud – est nel sistema AV/AC e della linea ferroviaria con le strutture dedicate a intermodalità e logistica. Parte fondamentale del Core Corridor TEN-T europeo Scandinavia-Mediterraneo – che collega Helsinki a La Valletta, passando per il Centro Europa, la Galleria di Base del Brennero in costruzione e le principalità città siciliane – la nuova Napoli – Bari si connetterà dalla nuova stazione Napoli Afragola, a servizio dei treni regionali e di lunga percorrenza, alle linee AV/AC già in esercizio lungo l’asse Torino-Milano/Brescia-Napoli inserendo l’intera regione Puglia nel Sistema AV/AC italiano e aumentando la connessione con i servizi ferroviari regionali, in particolare nelle aree metropolitane di Napoli e di Bari.

4. Inserimento territoriale e sostenibilità ambientale: riduzione delle interferenze con il territorio, attraverso l’eliminazione dei passaggi a livello; avvicinamento delle grandi aree metropolitane, recupero, riqualificazione e valorizzazione delle aree ferroviarie da dismettere. In particolare per i passeggeri la nuova linea consentirà di rafforzare l’offerta di trasporto e di sviluppare l’interscambio ferro/ferro e ferro/gomma nelle città servite dalla nuova linea sia in provincia di Napoli e Bari sia nelle aree di Caserta, Benevento e Foggia, grazie anche alle nuove stazioni previste nell’ambito della nuova linea.

5. Ricadute occupazionali: l’impatto sociale della realizzazione dei primi interventi in avvio realizzativo, in termini di ricaduta occupazionale, è stimato mediamente in 2.200 uomini/mese, di cui:

2.000 occupati nella realizzazione diretta delle opere e nelle attività indirette ad essa collegate;
200 occupati nell’indotto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend