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Le dichiarazioni di Lodispoto per Video spot Capodanno in stile mafioso

10 Gennaio, 2020 | scritto da Antonella Loprieno
Le dichiarazioni di Lodispoto per Video spot Capodanno in stile mafioso
Attualità
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MARGHERITA DI SAVOIA – «Apprendo con stupore e sgomento – dichiara il sindaco di Margherita di Savoia avv. Bernardo Lodispoto – di essere divenuto oggetto addirittura di una interrogazione parlamentare per uno spot di Capodanno trasmesso sui social. Mi rendo conto che si tratta di un attacco volgare, pretestuoso e completamente falso che tende a colpire, più che la mia persona, il Governatore Michele Emiliano nell’imminenza delle elezioni Regionali ormai vicine. Al riguardo però mi corre l’obbligo di precisare quanto segue: le immagini in cui compaio in quello spot sono state estrapolate da una recita umoristica in vernacolo cui ho preso parte oltre un anno e mezzo fa (“Le cinque liste”, ndr, guarda), in cui ho interpretato la parte di un vecchio siciliano e dove il mio personaggio non faceva alcun riferimento, diretto o indiretto, ad un fenomeno rivoltante come la mafia. A quelle immagini ne sono state poi aggiunte altre, senza che io ne fossi minimamente al corrente. Voglio ricordare che lo spot per reclamizzare il party di Capodanno (guarda, ndr) non è stato commissionato dal Comune ed è stato realizzato a titolo gratuito da una agenzia di produzione audiovisivi in maniera del tutto autonoma».

Il titolare dell’agenzia, Salvatore Lanotte, aggiunge: «Mi spiace essere stato coinvolto in questa diatriba in cui il sindaco Lodispoto non c’entra nulla. In fase di montaggio, senza che il sindaco ne fosse informato, ho aggiunto alle immagini estrapolate dalla recita di un anno e mezzo prima l’intervento del secondo personaggio che invitava tutti i cittadini a partecipare in Piazza Dalla Chiesa. Mi rammarico con il sindaco Lodispoto per il problema che involontariamente gli ho creato e mi scuso anche con Rita Dalla Chiesa se, non volendo, ho urtato la sua sensibilità (leggi, ndr). Tengo a ribadire che il tutto è stato fatto da parte mia con estrema leggerezza, forse anche troppa».

Interviene ancora il sindaco Bernardo Lodispoto: «Il fatto che la location dell’evento sia stata nella piazza intitolata al Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è solo una coincidenza, evidenziata in modo capzioso da chi soffia su becere polemiche a scopo esclusivamente elettorale. Mi sconcerta la povertà di contenuti di una politica basata solo sulla volontà di infangare gli avversari e resto basito per queste polemiche pretestuose e fondate sul nulla. Purtroppo alcuni esponenti locali di Fratelli d’Italia, pur di darsi visibilità sul territorio, non sono nuovi a trovate estemporanee per attaccare la nostra amministrazione comunale strumentalizzando eventi del tutto slegati dalla nostra attività: c’è il triste precedente avvenuto in occasione della tragica morte del nostro concittadino Nicola Pizzi a testimoniarlo. Mi riservo la facoltà di tutelare la mia immagine in tutte le sedi perché non ammetto alcun accostamento tra la mia persona e la mafia. Esprimo alla signora Rita Dalla Chiesa la mia solidarietà, comprendendo il suo stato d’animo, e la invito ad un incontro chiarificatore unendomi alle scuse per questo odioso malinteso montato ad arte».

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