Con lo scoprimento della lapide in memoria del biscegliese Antonio Papagni, vittima del massacro delle foibe, la città di Bisceglie rende omaggio al suo concittadino e ai suoi familiari.
La cerimonia si è svolta in via San Lorenzo al civico 55, dove il giovane 27enne abitava con i suoi genitori.
Guardia di pubblica sicurezza presso la Questura di Trieste è stato dichiarato disperso nel 1945 per poi apprendere che fu tra le vittime nelle foibe del Carso triestino.
A togliere il drappo tricolore il sindaco angelantonio Angarano insieme alla nipote di Antonio, Elisabetta Papagni
Tra i familiari anche Giovanni Papagni.
A riportare alla memoria la tragica storia della giovane vittima è stato il dott. Tommaso Fontana, memoria storica delle radici della civiltà biscegliese. Deposta anche una corona d’alloro seguita dalla benedizione. Emozionata Laura Brussi, esule da Pola.
Presenti le associazioni d’armi e combattentistiche, le associazioni cittadine e le autorità religiose civili e militari, Nicola Di Matteo, viceprefetto BAT, l’on. Davide Galantino e Nino Marmo
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