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Regione – FdI: “Le amnesie di Antonella Laricchia, alter ego di Michele Emiliano a sua insaputa”

18 Febbraio, 2020 | scritto da Redazione
Regione – FdI: “Le amnesie di Antonella Laricchia, alter ego di Michele Emiliano a sua insaputa”
Politica
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Nota del gruppo consiliare Fratelli d’Italia alla Regione Puglia.

“Siamo sorpresi dalla disinvoltura e dalla leggerezza con cui Antonella Laricchia ha avviato la sua campagna elettorale, accusando il centrodestra di essere contiguo al centrosinistra di Emiliano, e proponendo il suo Movimento 5 Stelle come unica possibile novità e alternativa per i pugliesi.

Un trucco che poteva andare bene cinque anni fa, forse, ma non oggi, con i pentastellati diventati Sistema, al governo nazionale e ovunque, e con i consiglieri regionali pugliesi allineati e coperti. Condividendo le stesse politiche della sinistra, disastrose, in materia di sanità, ambiente, lavoro, per fare solo qualche esempio.

Con un asse tra Roma e Bari, tra Conte-Di Maio-Zingaretti-Emiliano sempre più solido, e un’alleanza sempre più organica. Continuare quindi a recitare il ruolo della sprovveduta educanda entrata nel mondo della politica dominato da interessi e alleanze sottotraccia è soltanto pessimo marketing elettorale, perché Emiliano e Laricchia sono due specchi riflessi della stessa visione ed espressione della politica, fortemente avversata dal centrodestra e da Fratelli d’Italia.

E a proposito di contiguità, chi con Emiliano ha spalancato le porte della Regione agli sciamani contrari all’eradicazione degli ulivi infetti per arginare la diffusione della xylella?
Il Movimento di 5 Stelle di Antonella Laricchia.
Chi ha salvato Massimo Cassano, alleato di ferro di Emiliano, dalla decadenza dal ruolo di commissario Arpal, rimanendo assorta nei suoi pensieri nella sua stanza e non tornando nell’aula consiliare distante pochi metri, per la votazione decisiva (e per oggi ci fermiamo qui, con l’album dei ricordi/incubi vissuti in questo quinquennio)?
Antonella Laricchia del Movimento 5 Stelle. Evidentemente sempre più a suo agio in un ruolo, quello del camaleonte e del trasformista, richiesto ai candidati 5 Stelle per non scomparire”.

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