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Coronavirus, FilcamsBat: “Si mettano in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori”

19 Marzo, 2020 | scritto da Redazione
Coronavirus, FilcamsBat: “Si mettano in sicurezza le lavoratrici e i lavoratori”
BAT
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I lavoratori del commercio, come le cassiere e tutti gli addetti della piccola e grande distribuzione, quelli della vigilanza, delle pulizie e delle mense negli ospedali e negli altri luoghi di cura appartengono alle categorie in prima linea in questo momento di emergenza perché garantiscono i servizi di prima necessità, così come previsto dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Sono i più esposti in queste ore di grande afflusso nei supermercati e di continue necessità di sanificazione degli ambienti.

“È necessario che tutti adottino atteggiamenti responsabili e che ci sia un impegno straordinario per garantire a questi lavoratori protezione e sicurezza, per questo chiediamo che vengano quotidianamente sanificati gli ambienti in cui lavorano e che si dotino tutti dei dispositivi di sicurezza individuali. Ci sono ancora troppe guardie giurate che sono in primis a rischio che stanno lavorando senza mascherine idonee.
Così come ogni giorno devono essere igienizzati anche i mezzi e gli strumenti con cui lavorano. Chiediamo alle aziende il rispetto dell’accordo siglato a livello nazionale tra Governo e sindacati il 14 marzo scorso che prevede che in tutti i luoghi di lavoro devono sussistere le condizioni di sicurezza per lavoratrici e lavoratori” – spiega Tina Prasti, segretaria generale della Filcams Cgil Bat.

“Nelle aziende deve essere costituito un comitato per applicare le regole di sicurezza con la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori. La sola presenza di adeguati livelli di protezione è la condizione per la prosecuzione dell’attività. Annunciamo da subito che siamo pronti a partire con le denunce se non si dovessero rispettare queste basilari regole dettate innanzitutto dal buonsenso. Il profitto non può venire prima della Salute. La salute dei lavoratori viene prima di tutto” – conclude Prasti.

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