breaking news

Trani – Coronavirus, parlano i familiari del 47enne: “no alla gogna mediatica”

4 Marzo, 2020 | scritto da Antonella Loprieno
Trani – Coronavirus, parlano i familiari del 47enne: “no alla gogna mediatica”
Attualità
0

Riportiamo il post pubblicato su facebook dalla sorella del 47enne colpito dal Coronavirus

“All‘ignoranza.
A seguito di quanto accaduto mi sento in dovere di pubblicare questo post, nn avrei voluto, ma purtroppo nell’era dei social sono costretta.
Consiglieri comunali, colleghi, presuppongo a conoscenza delle norme sulla privacy hanno non solo pubblicato il nome, ma, anche incitato a diffonderlo.
Ovviamente ognuno sarà perseguito nelle opportune sedi.
Inoltre per informazione, il paziente sta bene, al ritorno da una fiera di lavoro dove hanno partecipato tanti altri ns concittadini, prudenzialmente si era messo in quarantena unitamente alla propria famiglia.
Inoltre è stata attuata la profilassi come da protocollo e non ci sono ulteriori familiari contagiati.
La sottoscritta non è in quarantena, a scapito di quanto apparso sui giornali.
Mi sento di fare un doveroso ringraziamento al sindaco di Trani, nonostante non sia sua cittadina, ma ha avuto la sensibilità di contattare la sottoscritta e la mia famiglia per sincerarsi delle condizioni di salute e psicologiche, a differenza dei rappresentanti della mia città, in primis il primo cittadino, il quale attraverso una dovizia di particolari sul soggetto ha dato L‘incipit per la caccia alle streghe
Un ringraziamento a miei amici anche loro vittime dell’ignoranza e aditati in quanto ns amici, in particolare a Nanni, il quale da ieri non mi lasciato un attimo.
La gogna mediatica ha distrutto minori e i miei familiari.
Ancora una volta abbiamo dato la dimostrazione della ns grettezza e pochezza, in tutta Italia 2800 contagiati circolo un solo nome. Grazie a tutti”

La moglie invece ha fatto sapere alla stampa che il marito sta meglio e che ha contrstto una forma lieve del virus. Lei e i figli stanno bene, sono in quarantena e costantemente monitorati.
“Vi chiedo solo di esserci vicino e non con disprezzo ha detto la donna. Vi chiedo di placare questo clima che si è creato perché in fin dei conti mio marito non è il primo caso il coronavirus nella BAT, ma è mio marito ed il padre dei miei figli”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend