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Barletta – Locazioni, ‘Strade dello Shopping’ : “I fitti di un tempo non hanno più ragione di esistere”

29 Aprile, 2020 | scritto da Redazione
Barletta – Locazioni, ‘Strade dello Shopping’ : “I fitti di un tempo non hanno più ragione di esistere”
Attualità
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È notizia di alcuni giorni fa che la proprietà del Centro Commerciale “Scalo Milano” ha deciso, per tutti i 150 negozi presenti in Galleria, di cancellare la pigione del mese di aprile e di differire quelle di maggio e giugno a dicembre.

Per noi commercianti riuniti nell’Associazione Strade dello Shopping di Barletta, leggere queste notizie è un segnale importante di distensione e di futuro.

Ci lascia ben sperare. Significa che il dialogo e il buon senso si fanno strada in tutta Italia.

Altrettanto sta succedendo con chiari segnali da parte delle associazioni dei consumatori e di categoria (il Codacons ha proposto il taglio degli affitti commerciali del 50%) che segnalano il problema degli affitti commerciali come uno dei problemi di maggiore entità da risolvere con la riapertura dei negozi.

Il rischio è che tanti piccoli negozi scompaiano decidendo di non alzare più la serranda.

Le soluzioni proposte e di cui si parla, vanno dal differimento degli affitti non pagati, ad una necessaria ricontrattazione delle pigioni con le rispettive proprietà ed anche a dilazioni di pagamento dei fitti sospesi.

A dire il vero alcune amministrazioni comunali e regionali (Lazio) già discutono o hanno in corso di approvazione provvedimenti di aiuto economico per gli affitti commerciali.

E tutti sanno anche del provvedimento relativo al credito d’imposta sugli affitti di marzo e forse aprile, che a dire il vero risolve in parte l’emergenza, ma è un provvedimento che non risolve il futuro.

Anche i sindacati di categoria hanno ritenuto questo provvedimento insufficiente.

Il problema è molto serio e non c’è alcun dubbio che va affrontato concertandolo con i proprietari degli immobili ad uso commerciale e con estrema attenzione alla sostenibilità futura dei negozi.

I proprietari, parte lesa anch’essi in questo momento di grande crisi, a nostro avviso dovranno comprendere che il mercato dei consumi sta subendo modifiche sostanziali, le quali non consentiranno più di ritenere equi e sostenibili certi livelli di pigione oggi presenti sul mercato.

Un mondo dei consumi che non sarà più uguale a prima e costringerà molti commercianti a confrontarsi con un sistema di costi fissi non più equilibrato rispetto al passato.

Un mondo dei consumi che porta i grandi marchi come H&M a chiudere otto punti vendita in Italia tra cui quello di via Sparano a Bari per evidenti motivi di sostenibilità.

Queste notizie lasciano l’amaro in bocca e noi crediamo che nessuno si augura di vedere il proprio negozio di fiducia chiuso.

Riteniamo invece che l’auspicio di tutti debba essere di ritornare a vedere le nostre strade principali illuminate a giorno dalle vetrine dei nostri negozi, parte importante della luce e della vita di Barletta.

Una città senza negozi è una città spenta e tutti in questo mese ne abbiamo avuto consapevolezza.

Urgono quindi soluzioni che sarà necessario cercare non solo in provvedimenti statali o regionali, ma soprattutto attraverso la logica del buon senso e del venirsi incontro, come accaduto a Milano.

I proprietari e i negozianti dovranno “far incontrare” i loro rispettivi bisogni e risolverli.

I fitti di un tempo non hanno più ragione di esistere in un mercato dei consumi profondamente ferito dal Coronavirus.

È giusto discuterne, in un confronto sereno e produttivo, se del caso in concertazione con organi istituzionali ed associazioni rappresentative delle parti in campo.

Crediamo sia importante che il primo cittadino di Barletta, nella persona del nostro Sindaco Mino Cannito si faccia mediatore degli interessi in campo, invitando le parti al dialogo e al buon senso.

L’obiettivo, ne siamo certi, è ritornare a vedere Barletta città operosa e dinamica, anche con nuovi stili di vita e nuove modalità di consumo.

L’obiettivo principale per la nostra Amministrazione e per il nostro Sindaco dovrà essere impedire che anche un solo negozio sia costretto a chiudere a causa di costi fissi troppo alti.

Per tutti questi motivi la nostra associazione rivolge un pressante invito affinché i proprietari comprendano il cambiamento e accettino il dialogo come unica strada per uscire dalla crisi.

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