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Quando uno scherzo ti svuota i comizi

22 Giugno, 2020 | scritto da Antonio Leonetti
Quando uno scherzo ti svuota i comizi
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È accaduto al Presidente degli Stati Uniti d’America, al primo uomo del Mondo, ma soprattutto al tanto discusso personaggio Donald Trump che comunica col Mondo attraverso i Social e che gli stessi social sono stati il veicolo utilizzato per uno scherzo collettivo.

Lo staff di The Donald, gestito da Brad Parscale, aveva ricevuto un milione di richieste di biglietti per partecipare alla convention di Tulsa in Oklahomae l’euforia era così alle stelle che hanno divulgato la notizia anche su Twitter.

Cosa è successo?

A migliaia gli utenti di TikTok e i fan di K-pop hanno iniziato a rilanciare sui social il link per la registrazione alla convention riservando loro stessi i biglietti per il comizio di The Donald.

È stato organizzato un boicottaggio di massa che è riuscito a prenotare migliaia di biglietti di ingresso presso lo stadio della convention: The Donald, invece di trovare la folla che gli organizzatori avevano dichiarato, ha trovato davanti a sé file dello stadio completamente vuote.
Le presenze erano così scarse che il presidente ha dovuto annullare i piani secondo i quali avrebbe dovuto tenere un discorso all’esterno dello stadio.

Il capo organizzazione Brad Parscale, ha accusato via Twitter i manifestanti definendoli dei radical chic, ma non sapremo mai se il flop della campagna sia dovuto principalmente all’organizzazione di un evento tramite TikTok.
Concludiamo l’avventura di The Donald, ricordando una citazione del nostro storico politico Pietro Nenni che dichiarava di dover prendere atto non solo della sconfitta politica, ma anche dell’imprudenza che lo aveva caratterizzato: “Piazze piene e urne vuote”, ad oggi diventato “Social pieni e comizi vuoti”.

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