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La Bat al voto: tutto quello che c’è da sapere sulla tornata elettorale di settembre

Ecco come e per cosa si vota il 20 e il 21 settembre prossimi

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Il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha firmato il Decreto che individua nei giorni di domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 le date delle consultazioni per:

Amministrative: elezione diretta di Sindaci e dei Consigli Comunali, nonché elezione dei Consigli circoscrizionali;

Regionali: elezione del nuovo governatore e rinnovo del consiglio regionale in 6 regioni italiane (Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia);

Referendum popolare confermativo: approvazione del testo della legge costituzionale recante “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.

Le operazioni di voto si svolgeranno domenica dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15.

Nella Bat sono 3 le città chiamate ad eleggere il nuovo Sindaco e a rinnovare il Consiglio Comunale: Andria, Trani e Trinitapoli.
Lo scrutinio relativo alle elezioni amministrative avrà inizio alle ore 9 di martedì 22 settembre.

Nei comuni sopra i 15.000 abitanti (Andria e Trani) è ammesso il voto disgiunto, con l’elettore che potrà esprimere fino a due preferenze mantenendo però la parità di genere (un uomo e una donna).
Se nessuno dei candidati dovesse riuscire a ottenere il 50% dei voti (40% in Sicilia) allora si terrà un ballottaggio dopo due settimane tra i due più votati.
L’eventuale turno di ballottaggio avverrà domenica 4 e lunedì 5 ottobre.
Nel caso si verificasse una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.

Nei comuni sotto i 15.000 abitanti (Trinitapoli), le elezioni amministrative invece si svolgono in un unico turno dove a essere eletto è il candidato capace di ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari.

Dopo le elezioni regionali 2020 in Emilia Romagna e Calabria, avvenute il 26 gennaio scorso, la Puglia e altre cinque regioni sono chiamate ad eleggere il nuovo Governatore e a rinnovare il Consiglio regionale.

Il governatore uscente Michele Emiliano sarà in corsa per un secondo mandato, dopo che a inizio gennaio si è largamente imposto nelle primarie di coalizione.
Italia Viva, Azione e +Europa, sosterranno Ivan Scalfarotto come loro candidato.
Il centrodestra si presenterà compatto (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia) a sostegno dell’ex governatore Raffaele Fitto.
Per il Movimento 5 Stelle sarà ancora Antonella Laricchia la candidata dei grillini.
L’ex consigliere pentastellato Mario Conca si presenta alla guida della lista civica “Movimento Cittadini pugliesi“.
Lo scrittore Pierfranco Bruni, invece, sarà candidato per il Movimento Sociale Fiamma Tricolore.

Alle elezioni regionali, a differenza delle amministrative, non è previsto alcun ballottaggio.
Il sistema di voto, infatti, è di stampo proporzionale a turno unico, con il candidato governatore capace di ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari che diventa il nuovo presidente.

Le operazioni di scrutinio avranno inizio subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti. Avverranno dopo aver terminato quelle relative al referendum confermativo.

Infine il 20 e il 21 settembre si voterà anche per il Referendum popolare per la riduzione dei parlamentari, utile ad approvare o respingere la legge di revisione costituzionale dal titolo “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.
Si tratta del quarto referendum confermativo nella storia della Repubblica Italiana.

Il testo di legge prevede il taglio del 36,5% dei componenti di entrambi i rami del Parlamento: da 630 a 400 seggi alla Camera, da 315 a 200 seggi elettivi al Senato.

Il quesito sottoposto a referendum è il seguente:

«Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 240 del 12 ottobre 2019?»

Il referendum non richiede il raggiungimento di un quorum per avere efficacia.
Lo scrutinio avrà luogo subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti.

Al seggio elettorale è necessario presentarsi con la tessera elettorale e un documento d’identità valido.


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