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Un altro candidato barlettano al consiglio regionale, è Franco Dimiccoli (“Emiliano Sindaco di Puglia”)

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Si dice che il politico debba dare solo l’indirizzo e che il resto vada delegato a tecnici e burocratici. 

Io credo che dietro questa frase si nasconda una triste verità e cioè che il più delle volte dietro il politico ci sia il nulla cosmico, personaggi che non hanno né arte, né parte, che si lasciano infinocchiare dai tecnici ed è per questo che spesso e volentieri, specie qui al sud, le opere pubbliche restano al palo per anni e anni oppure, quando vengono realizzate, vengono fatte male”. 

Franco Dimiccoli, ingegnere barlettano candidato alla Regione nella lista “Emiliano Sindaco di Puglia”, si conferma uno che non le manda certo a dire.  – si legge in una nota diffusa dallo stesso candidato facente parte dei 18 barlettani in corsa (con diverse liste e fazioni politiche) per un seggio al consiglio regionale.

“E’ vero, il politico deve dare l’indirizzo, ma deve essere anche in grado di capire quello che gli dicono i tecnici. 

Prendete il caso di Barletta (ricordiamo che Dimmicoli si candido’ al consiglio comunale alle amministrative 2018 con la lista civica “Cannito sindaco” dal quale pare si sia dissociato ormai da “un bel po’ ” ) e la  cattiva gestione dei lavori pubblici.

 Faccio qualche esempio: il sottopasso di via Milano realizzato senza aver previsto un ascensore e solo adesso, dopo le giuste proteste, il Comune sta correndo ai ripari; rotatorie con modifiche posticce in corso d’opera; la rampa sparita a servizio della chiesa di Sant’Agostino, nonostante fosse prevista nella convenzione con la Asl Bat, “dimenticanza” che ha reso la strutture inaccessibile a tantissimi cittadini; il mancato attraversamento pedonale in via Andria sulla linea Ferrotramviaria, aggiunto dopo 15 mesi di protesta dei cittadini. 

Ma potrei citare tanti altri esempi, come l’isola pedonale di piazza Caduti, poi eliminata per un evidente errore progettuale, o la vicenda della prelazione sul Palazzo della Disfida, giusto per non parlare solo di lavori pubblici. 

Le opere si progettano, si autorizzano e si eseguono secondo il progetto, rispettando le preesistenze: non ci vuole molto, ma se alla guida di un Comune arriva gente incompetente purtroppo non riusciranno a comprendere certe cose. 

E ahimè tra i politici di professione ce ne sono davvero tanti: il problema è che dopo aver fatto danni nei Comuni, ora pensano di poter fare lo stesso alla Regione. 

Dove, per inciso, – conclude Dimmicoli – è mancato, nell’ultimo Consiglio regionale, un tecnico in materia di lavori pubblici. Questo è un altro motivo che mi ha spinto alla candidatura, certo di poter contribuire a migliorare anche la gestione dei lavori pubblici nei Comuni della Bat”.

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