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Nomina assessora regionale Barone, il commento di Caracciolo (PD) e le dure reazioni di Fitto (FdI) e Damiani (FI)

Mentre Caracciolo augura "buon lavoro" alla neo assessora , Fitto e Damiani definiscono la nomina della Barone un "patto di potere" e un "tradimento elettorale in Puglia"

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L’ingresso nella giunta regionale della consigliera del M5S Rosa Barone sancisce in maniera concreta e definitiva l’accordo politico-programmatico tra il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle. La Puglia è la prima regione italiana nella quale si concretizza questa alleanza, Michele Emiliano si è mostrato politico lungimirante e perseverante”. Ad intervenire sul tema è il consigliere regionale e presidente del gruppo PD Filippo Caracciolo.

“La nomina dell’assessore Barone – afferma Caracciolo – qualifica la nostra regione come laboratorio politico all’avanguardia. Alla neo-assessora viene affidata una delega importante come quella al Welfare e questo va a testimoniare una volta di più come la nuova alleanza sia basata su programmi e scelte condivise”.

“Il Partito Democratico, il centrosinistra ed il Movimento 5 Stelle – prosegue il presidente del gruppo PD – hanno mostrato di avere tra di loro un minimo comune denominatore che in opposizione ai totalitarismi di propaganda li ha portati a condividere una responsabilità di governo resa ancor più gravosa dal periodo che stiamo vivendo”.

“Il presidente Emiliano si è mostrato politico lungimirante. Con perseveranza – spiega Caracciolo – ha seguito la strada di un dialogo poi culminato con un’alleanza che dopo aver mostrato i suoi frutti a livello nazionale darà alla Regione una guida solida e coesa”.

“La realizzazione di un programma condiviso – conclude Caracciolo – ci permetterà di guardare a un promettente e positivo sviluppo di questa legislatura. Alla neo-assessora un augurio di buon lavoro”.

Caracciolo

Mentre il consigliere regionale barlettano CARACCIOLO (PD) , definisce, cosi come si evince nella nota di cui sopra, la nomina ( avvenuta ieri) della neo assessora pentastellata Rosa Barone un modo per definire la Puglia un “ laboratorio politico all’avanguardia” non sono mancate le dure reazioni dei leader pugliesi di centrodestra, come quella del co-presidente del gruppo europeo ECR-Fratelli d’Italia, Raffaele FITTO (nonché ex presidente della Regione Puglia – dal 2000 al 2005 – e nuovamente candidato alla presidenza della medesima Regione alle scorse elezioni di settembre 2020) che ha dunque affermato:

“Vito Crimi, (portavoce nazionale del M5S), che oggi dà il via libera ai grillini pugliesi all’ingresso in maggioranza e in giunta alla Regione Puglia, è lo stesso che due mesi fa, il 27 novembre, ha detto: ‘E’ una fake news l’entrata in giunta’? Rispondendo ad Alessandro Di Battista che, su quanto stava accadendo in Puglia, ironizzava: ‘Vito, controlla Forlani deve averti preso l’account’.

La verità è che l’accordo Michele Emiliano-M5S è il più classico dei patti di potere, quelli che quando li facevano gli altri i grillini gridavano: VENDUTI! Oggi, ormai, le parole d’ordine, a Bari come a Roma, sono trasformismo e poltrone.

“Per rispetto all’intelligenza di chi ha creduto nel Movimento risparmiassero la farsa del voto sulla Piattaforma Rousseau. Lo facessero anche per rispetto dell’istituzione Regione Puglia.

“Infine, una curiosità, ma Di Battista anche oggi pensa che l’account di Crimi sia stato violato?”

Fitto

Di medesimo avviso anche il senatore barlettano forzista Dario DAMIANI, il quale ha inoltre evidenziato che:

“Ufficializzato nero su bianco il tradimento elettorale in Puglia con la nomina dell’assessora al Welfare Rosa Barone, consigliera del M5S.

Fa il suo ingresso nella Giunta Emiliano nonostante alle elezioni la candidata presidente Antonella Laricchia avesse rifiutato qualunque tipo di accordo e oggi, infatti, per coerenza si è dissociata dagli auguri del suo gruppo alla collega.

Superfluo persino evidenziare che ormai il Movimento nato anticasta è diventato elemento fisso di arredo di ogni stanza del potere.

Stupefacente la capacità del Presidente Emiliano di mistificare la realtà per far digerire ai pugliesi questo innesto: il tradimento elettorale diventa nelle sue parole di oggi “sintesi di democrazia diretta e democrazia rappresentativa” e una becera operazione di poltrone “una sperimentazione politica umile e aperta”.

 Per fortuna però anche il Presidente Emiliano riconosce che i pugliesi sono “un cervello collettivo”: speriamo lo usino meglio alle prossime elezioni per togliersi di torno chi continua a raggirarli.”

Damiani

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