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Barletta – Legge contro la propaganda nazifascista, prosegue la raccolta firme, già 200

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La legge di iniziativa popolare contro la propaganda nazifascista è una proposta partita dal Sindaco del Comune di Stazzema (Lucca) che nel 1944 fu luogo della nota strage di Sant’Anna di Stazzema. L’iniziativa ha preso piede dallo scorso ottobre 2020 proponendosi di raccogliere 50.000 firme in tutta Italia entro il  31 marzo 2021.

Rispetto alla legge Mancino già in essere prevede di individuare delle pene certe in determinati ambiti in cui la propaganda fascista e nazista viene perpetuata soprattutto quando questa viene effettuata a mezzo web e social network.

Come Arci Cafiero abbiamo ritenuto di dover appoggiare questa iniziativa, provando a proporla anche nella nostra Città, in quanto riteniamo che il tema della propaganda fascista sia una delle grandi questioni non risolte di questo Paese.

L’Italia, a differenza di altri Paesi Europei che hanno vissuto esperienze di governi fascisti, come la Germania e la Spagna, non ha mai veramente fatto i conti con la Storia.
La nostra società probabilmente non ha mai interiorizzato l’analisi e la critica dei fenomeni storici e sociali che hanno portato l’ascesa del Fascismo, cercando di archiviare frettolosamente i venti anni più bui della storia recente del nostro Paese come una piccola parantesi da dimenticare.

Alcuni ritengono che il Fascismo sia un’esperienza conclusa, appartenente alla storia del ‘900 e che continuare a parlare di fascismo e nazismo nel 2021 sia anacronistico.

Probabilmente un’interpretazione storica in senso stretto di quell’esperienza potrebbe anche confermare questa tesi, in quanto il Fascismo ha preso il potere con la forza, ha negato libertà e diritti umani, ha costruito un modello di società militarizzata a partire dall’età dell’infanzia, probabilmente oggi irrealizzabile, e si è identificata e completamente esaurita con la figura di un unico leader.

Ma è necessario che sia chiaro che l’ideologia distorta alla base di Nazismo e Fascismo, come tutti i simboli ad essi legati, continua ad essere un serbatoio da cui movimenti e partiti di destra ed estrema destra continuano ad attingere. Se nelle finalità o nelle pratiche queste organizzazioni possono nascondersi o differenziarsi da quelle proprie del Partito Nazionale Fascista del Ventennio, l’appartenenza a quelle ideologie e il riconoscersi in quei simboli è considerato per costoro un vero e proprio patrimonio culturale da difendere e rivendicare orgogliosamente. Il culto della nazione, la divisione del genere umano in razze, la xenofobia, la dialettica guerrafondaia, sono letteralmente i cardini dei populismi e dei nazionalismi che vediamo nel panorama politico odierno, a volte anche in sedi istituzionali.”

E’ quanto fa sapere il presidente dell’ARCI Cafiero di Barletta (la cui sede è il Grow Lab sito su Corso Vittorio Emanule) Francesco De Martino, parlando della raccolta firme “contro la propaganda fascista” avviata a Barletta la scorsa settimana (13 e 14 febbraio); una raccolta che vede protagonista anche l’ANPI “Dante Di Nanni” Barletta la cui sede è sempre presso il Grow Lab. È inoltre bene precisare che tale raccolta parte altresì da quanto approvato all’unanimità in consiglio comunale lo scorso dicembre 2020 onde sostenere “Il Progetto di Legge di iniziativa popolare “Norme contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti a Fascismo e Nazismo e la vendita e produzione di oggetti con simboli fascisti e nazisti” prevedendo altri punti di raccolta firme.

Al presidente dell’ARCI, Francesco De Martino, abbiamo pertanto chiesto:

Chi sta aderendo all’iniziativa? Più uomini o donne?

In egual misura, al momento abbiamo raccolto circa 200 firme, solo nelle mattine di sabato e domenica (13 e 14 febbraio, 20 e 21 febbraio).

Quali fasce d’età in particolare?

Il riscontro è stato ottimo e trasversale, riguardo l’età di chi ha sottoscritto la raccolta firme, hanno firmato tanti giovani e adulti, ribadisco sia uomini che donne.

Sino a quando sarà aperta la raccolta firme?

L’iniziativa si propone di raccogliere 50.000 firme in tutta Italia entro il 31 marzo 2021, dunque fino alla conclusione ci aspettiamo ancora più partecipazione.

A Barletta quanto è diffuso il sentimento Antifascista?

Barletta è stata cronologicamente una delle prime Città colpite dalle rappresaglie nazifasciste con l’eccidio 12 Settembre 1943, ed è proprio per questo per questo che riteniamo doveroso che la nostra Città contribuisca a iniziative di questo tipo.

I fori di proiettile situati sul muro esterno dell’ex Palazzo delle Poste rappresentano una ferita ancora aperta e riteniamo che questa iniziativa possa contribuire a tenere alta l’attenzione sui temi dell’Antifascismo, della Resistenza e della Memoria Storica anche alla luce del fatto che sta nascendo, insieme ad altre realtà quale l’Ass. Nazionale Partigiani d’Italia della Bat, il Comitato “Casa della Memoria” per evitare che l’Ex Palazzo delle Poste cada nelle mani dei privati a seguito della rinuncia del Comune di Barletta ad esercitare il diritto di prelazione sull’acquisto dell’immobile.

Lo scopo è quello di rendere il Palazzo una vera e propria Casa della Memoria, della Resistenza e dell’Antifascismo per tramandare la storia del nostro territorio e rendere onore alla memoria dei Caduti, dei Partigiani e dei Cittadini della Città e della Provincia che hanno preso parte alla Resistenza.

Quale sarà il prossimo appuntamento?

Vi aspettiamo presso il Grow Lab in Corso Vitt. Emanuele 63, sabato 27 e domenica 28 febbraio per continuare la raccolta firme.

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