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La storia di Kei, il pitbull abbandonato in una valigia tra Trani e Barletta

Privo di microchip, denutrito e in ipotermia, talmente gelido al tatto che sembra un pezzo di ghiaccio di appena 13 chili: questo è ciò che si presenta agli occhi dei volontari della Lega del Cane di Trani

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Domenica 28 febbraio. E’ un pomeriggio tranquillo nelle campagne tra Trani e Barletta.
Una guardia rurale è intenta a pattugliare la zona e per caso si trova a percorrere la complanare che collega le due città co-capoluogo della sesta provincia pugliese.

Tra le sterpaglie e qualche rifiuto abbandonato sul ciglio della strada, il vigilante nota un trolley di colore rosso. Ciò che però cattura la sua attenzione è qualcos’altro.
Accanto alla valigia, scolorita e coperta da qualche foglia rinsecchita, vi è un animale.

La guardia si avvicina di più alla creatura che giace, inerme, sull’erba. E’ un cane e sembra ormai morto.
Preso dal panico, non si lascia però scoraggiare e lancia subito l’allarme, informando subito i volontari della Lega Nazionale per la Difesa del Cane di Trani che accorrono immediatamente sul luogo del raccapricciante rinvenimento.

Privo di microchip, denutrito e in ipotermia, talmente gelido al tatto che sembra un pezzo di ghiaccio di appena 13 chili: questo è ciò che si presenta agli occhi dei volontari, che non possono fare altro che condurre il cane, un pitbull maschio, in un ambulatorio veterinario di Trani.

La situazione è davvero critica. Dopo varie flebo, Kei (questo il nome che gli viene dato, dal giapponese “benedetto, fortunato”), viene trasportato d’urgenza in una clinica di Bari, per tutti gli accertamenti necessari.

Da qui iniziano a trascorrere ore di apprensione e agitazione per tutti i volontari della LNDC e tutti quelli colpiti dalla triste storia del cagnolino abbandonato: la vicenda e le foto del pitbull divengono subito virali e centinaia sono le attestazioni di vicinanza che pervadono le pagine social dell’associazione animalista.

A Bari, Kei viene trattato con fluidoterapia, coperte e lampade a infrarossi: il suo livello di glicemia è talmente basso, che la speranza che superi la notte è ridotta ad un lumicino.
Viene continuamente sottoposto ad ecografie e prelievi.
Ciò che preoccupa i medici, però, sono le pietre e i pezzi di legno dei quali Kei si è nutrito durante il periodo di abbandono: una di queste è ferma nello stomaco.

Intanto, sulla pagina facebook dell’associazione tranese, i volontari tengono quotidianamente aggiornati gli ormai affezionati amici del piccolo pitbull, la cui situazione clinica, col passare dei giorni, migliora sempre di più.

Poi ieri, venerdì 5 marzo, arriva la splendida notizia: “Kei ha preso 5 kg” – fanno sapere con gioia.
“Oggi ha fatto un piccolo giretto all’esterno (lo vedete in foto finalmente non sotto le lampade) e come ogni giorno ha mangiato con gusto – continuano – I dottori ci confermano il buono stato del cuore, dei reni e del pancreas, e finalmente una temperatura regolare”.

Un sospiro di sollievo per il povero Kei: “Ma vogliamo restare con i piedi per terra e aspettare che il piccolo sia realmente fuori pericolo”.

E’ quello che ci auguriamo tutti.

Intanto per tutti quelli che volessero aiutare la Lega del cane di Trani è possibile donare qualunque cifra al seguente IBAN: IT70B0306909606100000104980
In questo modo è possibile aiutare Kei e tutti gli altri cani sfortunati che grazie all’associazione hanno ritrovato una dignità.

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