All’età di 42 anni e con alle spalle 9 titoli mondiali, il pluri-campione di Motogp Valentino Rossi sta per mettersi in gioco e dimostrare le sue abilità, acquisite in oltre 25 anni di carriera, con un nuovo team; infatti, affiancato da Franco Morbidelli, un suo grande amico, correrà nella stagione 2021 nel Petronas Yamaha Sepang Racing Team.
Non è da tutti arrivare alla sua età e riuscire ad essere ancora competitivo, come dice lui stesso nelle sue interviste: “correrò finchè potrò dare qualcosa alla squadra e finchè riuscirò ad essere competitivo”. Cosa non da tutti, anzi da nessuno visto che il suo è un record assoluto, è anche quella di vincere i mondiali in quattro classi differenti: 125, 250, 500 e Motogp (6 titoli). Ripercorriamo brevemente le sue tappe della straordinaria carriera da motociclista.
Valentino Rossi nasce ad Urbino, per poi trasferirsi nella città di Tavullia, ormai considerata la città natale. Spinto dalla passione per le moto e i motori del padre, presto inizia a prendere confidenza con il mondo dei motori, al punto che già negli anni 70 inizia a correre sui kart. Dopo una serie di piccoli campionati in sella a delle minimoto e a dei 125, nel 1996 finalmente esordisce nel motomondiale nella classe 125 dove ottenne la sua prima vittoria nel gran premio della Repubblica Ceca.
Nel 1997 entra a far parte del team ufficiale di Aprilia Nastro Azzurro, dove vincerà il suo primissimo titolo mondiale. Il piccolo campione ottenne ben 11 vittorie in 11 tracciati diversi su 15 gare totali.
L’anno successivo, Valentino Rossi debutta nella classe successiva, la 250cc, sempre con il team Aprilia Nastro Azzurro. Nel primo anno in questa nuova classe non riesce a vincere il titolo ma si piazza al 2 posto. In quello successivo invece, riesce a conquistare il secondo titolo mondiale.
Con l’inizio del nuovo millennio poi, Rossi fa il suo debutto nella classe 500 a bordo della Honda e con sponsor principale sempre Nastro Azzurro, che accompagneranno Vale per due anni; dove nel secondo riesce ad ottenere il terzo titolo mondiale.
Dal 2002 si segna la chiusura dell’era delle 500 e si sancisce l’inizio dell’era Motogp, con nuove moto, nuovi standard e regole. Qui entra a far parte della nuova scuderia di Honda: la Repsol Honda Team con delle moto dalla cilindrata di 1000 cc, dove nel primo anno riesce nuovamente a conquistare un mondiale.
Dal 2004 al 2010 la carriera di Rossi si sposta in un altro fronte: il team Yamaha. Negli anni ha imparato ad adattarsi e ha visto il team crescere con sé e portandosi a casa altri 2 titoli di campione del mondo. Dopo qualche anno di crisi di risultati, Rossi torna a vincere i titoli nel 2008 e nel 2009, sempre in sella della sua Yamaha M1.
Negli anni 2011 e 2012 approda in casa Ducati, con l’idea di creare una coppia moto-pilota interamente italiana, così come da anni speravano i suoi tifosi. Purtroppo però in questo biennio da Ducatista, Vale non riesce a tirare fuori tutto il suo potenziale e quello della moto, passando di problema in problema e riuscendo a malapena ad ottenere 3 podi nel 2011. L’anno successivo è pressoché simile al precedente, ottenendo solo un podio .
Nel 2013, il pluri-campione tornerà a fare visita alla Yamaha e ci resterà fino ai giorni nostri, dove in questi anni ha avuto la possibilità di andare vicino ad altri titoli mondiali, purtroppo sfumati come quello nel 2015 dopo il triste episodio co l’avversario Marc Marquez.
Negli ultimi anni, data anche l’età del campione, si sono visti sempre meno risultati, anche se le prestazioni sono decisamente costanti e si mantengono nelle prime 10 posizioni. Chissà se il passaggio ufficializzato poco fa al team satellite Petronas gli sarà di buon auspicio e il cambio d’aria lo farà tornare in testa.
Le scommesse sono apertissime; a tra poco con l’inizio del motomondiale!
