In un post sulla sua pagina Facebook Enrico Mentana scrive che non gli sembra di vivere in una Repubblica Presidenziale: il Capo dello Stato ha indicato una linea da seguire sui vaccini. E si pratica diversamente. Il suo post alle 18.31 del 6 aprile 2021 ha poco più di 8700 like. Commenta che determinati individui appartenenti a certe classi sociali potrebbero già aver avuto la loro dose di vaccino.
In particolare i sacerdoti e i dipendenti pubblici pugliesi. E i docenti universitari. I magistrati calabresi come gli avvocati toscani.
Sembra un tantino avere l’eco del discorso tenuto da Craxi alla Camera dei Deputati il 29 aprile del 1993 in cui disse, dopo aver ribadito che tutti sapevano essere il finanziamento ai partiti irregolare o illegale: “… Non credo che ci sia nessuno in quest’aula che possa alzarsi e pronunciare un giuramento in senso contrario…”. Nessuno si alzò gridando: “Come si permette onorevole!”.
Anche stavolta più di 8000 persone si presuppone dal pollice in su che abbiano letto e condiviso, senza sentirsi moralmente in debito.
Hanno veramente compreso?
Quasi tutti sembrano fare parte dei poveri e ingiustamente esclusi, pochi lamentano congiure politiche e istituzionali. Nessuno mi sembra abbia preso parola e spiegato di essere tra i “fortunati” ma a seguito di ragioni motivate.
Unico dubbio da giornalista pubblicista di serie “B” e cittadino e lavoratore pubblico a tempo determinato, vaccinato su decisione della ASL pugliese cui appartiene: era necessario alimentare il dubbio che il nostro Paese non sia uno solo ma bensì Nord e Sud, pugliesi e calabresi o toscani?
Non è forse colpa di una colpa atavica e amorale, il dover prevaricare per un pò di potere ricevuto?
A cura di Damiano Landriccia
