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Barletta – Supermercato al Castello, tra novità e supposizioni interviene anche Aldo Musti

"Pubblichi sul sito del Comune tutte le carte del procedimento riguardante il supermercato in contestazione. Tutte, nessuna esclusa." - E' il consiglio di Musti al sindaco -

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A poche ore del consiglio comunale, previsto, in streaming, nel tardo pomeriggio di oggi, è imprescindibile che protagonista sarà il tema “supermercato al castello” che non poche polemiche sta suscitando da più parti.

È bene precisare, a tal proposito, che tra i primi punti all’ordine del giorno dell’assise è previsto il: P.U.G (Paino Urbanistico Generale): Relazione dell’Amministrazione sull’iter e sui tempi di approvazione; – Adeguamento oneri di urbanizzazione.

Dopo lo stop dei lavori in via Cafiero, per 7 giorni, tra i più informati si vocifera che potrebbe esserci una trattiva tra Amministrazione e i rappresentanti LIDL, affinché il supermercato sia realizzato in zona 167 a ridosso dei 24 alloggi popolari di via Velasquez inaugurati un anno e mezzo fa; intanto l’ex sindaco Pasquale Cascella (predecessore dell’attuale sindaco Cannito) puntualizza, con un post su Facebook, che: “Nel DDP, atto programmatico preliminare al Piano Urbanistico generale di Barletta (approvato dal Consiglio Comunale nell’aprile 2018) l’area ai piedi del castello è indicata come contesto urbano da tutelare”.

Tuttavia, pare che quel DDP, fu a suo tempo firmato anche dallo stesso Cannito, all’epoca consigliere comunale di opposizione.

Sul tema “supermercato” interviene anche l’imprenditore Aldo Musti, noto alla cittadinanza per ciò che concerne una delle varie e annose questioni barlettane, ovvero il completamento di Via dei Muratori; Musti, con una nota stampa, riportata di seguito, avanza una proposta, o meglio “un consiglio” al primo cittadino.

L’argomento che, come si suole dire, tiene banco a Barletta, fra i cittadini e sulla stampa locale, è la vicenda del supermercato in corso di realizzazione nei pressi del Castello Svevo. La cronaca locale riferisce di aspri confronti fra ingegneri ed architetti, di accese riunioni in cui amministratori, consiglieri e dirigenti comunali espongono “vivacemente” il proprio pensiero. Tutti, come i medici al capezzale di Pinocchio, dicono la loro, mentre il paziente (il Castello e Barletta) soffre. Il Sindaco, naturalmente, viene individuato come il colpevole.

Va detto che il fatto merita l’attenzione che sta ricevendo. Chiunque stenta a credere che possa essere vero e si chiede come sia stato possibile tutto questo.

Anche il sottoscritto, da semplice cittadino e lettore curioso, è rimasto basito. Ne ho quindi parlato con il mio avvocato, che mi ha assistito nella lunga vicenda di via dei Muratori, e che sapevo che si fosse occupato di una vicenda simile in un paese della provincia di Bari, con un grosso supermercato costruito e pure aperto al pubblico, e poi definitivamente chiuso da una sentenza del Consiglio di Stato. Come era prevedibile, mi ha detto che per farsi un’idea precisa dell’accaduto era necessario leggere le carte del procedimento.

E chi le tiene le carte? In quel momento mi sono reso conto che nessun cittadino le ha mai viste. Nessuno di noi – cittadini, lettori ed elettori – le conosce. Sappiamo solo quello che leggiamo sui giornali, magari scritto da qualcuno che, a sua volta, non ha mai letto queste carte, ma si limita a riferire delle opinioni di qualcun altro.

E, allora, se mi è consentito – da semplice cittadino – vorrei dare un consiglio al Sindaco.

Rompa l’accerchiamento. Rilanci. Pubblichi sul sito del Comune tutte le carte del procedimento riguardante il supermercato in contestazione. Tutte, nessuna esclusa. Consenta a tutti i cittadini quel “controllo diffuso” che sta alla base del c.d. “accesso civico”. Dimostri che non vi è nulla da nascondere, e che tutto quello che è stato fatto, e che si sta facendo, è per il bene della Città. Non credo che vi siano esigenze di privacy. Chi sta costruendo il supermercato vorrà avere un buon rapporto con i cittadini, e certo non essere visto come un barbaro, avido e sprezzante del patrimonio culturale di Barletta.

I cittadini di Barletta meritano di conoscere come stanno le cose.”

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