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Trani – Abusi edilizi sul mare, controlli della magistratura e della Guardia Costiera

Sempre alta è l’attenzione da parte della magistratura e degli uomini della Guardia Costiera sui fenomeni di abusivismo demaniale e sulla tutela dei diritti dei cittadini alla libero godimento del bene pubblico

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Ieri mattina, il sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani, dott. Renato NITTI, congiuntamente ai sostituti Procuratori Dott. Giuseppe Francesco AIELLO e dott. Francesco TOSTO che si occupano, tra l’altro, di ambiente ed edilizia, hanno avuto modo di effettuare una ricognizione del litorale tranese a bordo di una motovedetta d’altura classe 200 della Guardia Costiera partita dal porto di Trani.

Tale attività istituzionale, svolta alla presenza del Comandante della Capitaneria di Porto di Barletta, si è resa necessaria per consentire al pool di magistrati tranesi di monitorare l’aspetto ambientale, paesaggistico ed urbanistico della costa, con particolare riguardo agli insediamenti abitativi posti a ridosso del pubblico demanio marittimo.

Proprio quest’ultima fattispecie, quella delle verifiche sulla libera fruibilità degli arenili e del demanio marittimo in generale, è specificatamente oggetto in questo periodo di un’attività d’indagine condotta dall’Ufficio Locale Marittimo di Trani, al cui Comando da circa un anno vi è il 1° Maresciallo Luca CAPASSO, congiuntamente al Reparto Operativo Aereo Navale della Guardia di Finanza di Bari, che tiene conto delle diverse segnalazioni e
doglianze da parte dei tranesi, proprio per la mancata libera accessibilità al mare in alcuni tratti di costa, spesso resa difficoltosa da parte dei privati a mezzo di realizzazione arbitraria di cancelli e muri di recinzione.

L’indagine, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, si pone quale fine l’accertamento sulla titolarità – urbanistica, paesaggistica e demaniale – di tutti quegli accessi al mare interclusi, sia sulla statale 16 che direttamente al confine con il demanio, nonché la verifica dei numerosi accessi privati al mare realizzati negli anni
dalle singole proprietà confinanti con il demanio marittimo.

Non si esclude che tale attività possa far emergere eventuali abusi edilizi o appropriazioni arbitrarie di porzioni di demanio marittimo.
Sempre alta è l’attenzione da parte della magistratura e degli uomini della Guardia Costiera sui fenomeni di abusivismo demaniale e sulla tutela dei diritti dei cittadini alla libero godimento del bene pubblico, a maggior ragione considerati i pochi chilometri di costa fruibili nel territorio.

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