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Barletta – Bilancio dell’attività parlamentare del Sen. Damiani

Intanto si avvertono i primi timidi segnali di campagna elettorale in vista delle amministrative 2022

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Il bilancio dell’attività parlamentare svolta nel corso dell’anno è stato illustrato dal senatore Dario Damiani ieri pomeriggio, 28 dicembre, presso la sede della Segreteria politica di Forza Italia a Barletta. Presenti alla conferenza stampa anche il coordinatore provinciale di Forza Italia BAT Marcello Lanotte e il già consigliere comunale Beppe Losappio.

Si parte con gli ultimi due importanti risultati ottenuti a beneficio del territorio, inseriti nella legge di Bilancio 2022 approvata in Senato il 24 dicembre scorso: l’istituzione dell’Ufficio scolastico provinciale di Barletta Andria Trani e un contributo di 600 mila euro per la riqualificazione degli impianti sportivi della scuola IC “Mennea”, plesso “Rodari”.

Con due emendamenti che portano la mia firma siamo riusciti a finalizzare questi risultati di grande utilità per la nostra comunità – dichiara il senatore Damiani -. L’Ufficio scolastico provinciale era uno dei tasselli ancora mancanti, a distanza di 17 anni dalla nascita della Provincia BAT; un obiettivo raggiunto anche grazie al lavoro preparatorio svolto dalla Prefettura, dalla Provincia e dai Sindaci dei nostri comuni, che ho portato a compimento presentando l’apposito emendamento. Attendiamo adesso soltanto il decreto attuativo del Ministero dell’Istruzione che renderà operativo il nuovo Ufficio e mi auguro che gli enti locali preposti si attivino quanto prima per individuare una sede idonea nella città di Barletta, come da accordo sottoscritto ad ottobre scorso. Il contributo di 600 mila euro per gli impianti sportivi dell’istituto “Mennea” darà nuova vita a uno spazio urbano al momento sottoutilizzato, in funzione anche preventiva di situazioni di degrado che spesso affliggono la nostra periferia”.

Oltre ai provvedimenti inseriti in manovra finanziaria, il senatore di Forza Italia ha ricordato quanto ottenuto per il porto di Barletta, i cui lavori sono stati finanziati ad agosto scorso con 20 milioni di euro, in aggiunta ai 5 già disponibili:

“Gli interventi nel nostro porto sono già stati avviati, con i carotaggi dei fondali e la sistemazione di alcune banchine, lavori attesi da tanti anni”.

Prossimi obiettivi per il nuovo anno, nonché l’ultimo della legislatura che a scadenza naturale si concluderà a marzo 2023, la realizzazione del CIS (Contratto Istituzionale di Sistema) per il territorio della provincia BAT, già sottoposto all’attenzione del Ministero della Coesione e Sviluppo, e la presentazione di un disegno di legge per istituire a Barletta la Zona Franca Giovani, uno spazio di interazione tra giovani per l’elaborazione di idee, di progetti di lavoro, di reti di collaborazione, che goda di una serie di agevolazioni fiscali:Il lavoro oggi non piove dal cielo, bisogna creare tutte le condizioni affinché i nostri giovani possano mettersi in gioco facendo impresa qui, nel proprio territorio, fornendo loro gli strumenti adeguati”.

INTANTO

Quella del senatore Damiani, cosi come l’incontro tenutasi qualche giorno fa da “Sinistra Italiana” e “Coalizione Civica”, pare siano anche dei primi timidi tentativi per avviare la campagna elettorale in vista delle amministrative 2022, sembra anche (ma è tutto da definire) che il centrodestra, nel caso specifico “Forza Italia, voglia convogliare, tra altri possibili candidati (non ancora individuati) verso la ricandidatura del “già” sindaco Cannito aprendo anche a potenziali liste civiche, mentre tutto tace, per il momento, dal PD e dal M5S che vede alcuni degli ex tre consiglieri comunali pentastellati sempre più vicini a “Coalizione Civica” di Carmine Doronzo (già candidato sindaco nel 2018) e pare siano privi di un chiaro riferimento politico che possa portarli ad un proprio candidato sindaco per le amministrative della primavera 2022. Ma sono solo mere, magari errate, ipotesi, vedremo. Ricordiamo, inoltre, che il candidato sindaco del 2018 afferente al M5S, ovvero il professor Michelangelo Filannino, si è poi dissociato dal Movimento (nel febbraio del 2019) dichiarando “di non riconoscersi più in quella forza politica per le scelte fatte a livello nazionale” passando prima nel gruppo misto e poi nel gruppo consiliare di “Coalizione Civica” insieme allo stesso Doronzo e Ruggiero Quarto.

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