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Trani – Il Liceo Vecchi si prepara a celebrare Dante Alighieri con “Dantedì”

Per la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, istituita nel 2020 dal Consiglio dei ministri, il liceo tranese promuove una conferenza dal titolo: "Poca favilla gran fiamma seconda"

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Il Liceo Scientifico “V. Vecchi” di Trani, per la Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, istituita nel 2020 dal Consiglio dei ministri, promuove, in collaborazione con i Comitati della Società Dante Alighieri di Barletta e Trani, una conferenza dal titolo: “Poca favilla gran fiamma seconda”.

L’evento, che si terrà il 25 marzo 2022, alle ore 16,30, presso l’Auditorium del Liceo Vecchi a Trani, con la possibilità di collegamento anche da remoto, prevede la partecipazione del prof. Giuseppe Lagrasta, presidente del Comitato della Società Dante Alighieri di Barletta – nonché moderatore dell’evento – della prof.ssa Grazia Distaso, presidente del Comitato della Società Dante Alighieri di Trani, delle relatrici, prof.ssa Luigia Cavone, referente regionale ADI-SD Puglia, e della prof.ssa Rita Ceglie ADI-SD Puglia.

Introdurrà i lavori con i saluti di rito, il Dirigente Scolastico del Liceo Vecchi, la prof.ssa Angela Tannoia, generosa promotrice di iniziative, volte alla crescita culturale degli studenti, con particolare attenzione alla figura di Dante Alighieri: a tal proposito si cita il concorso, promosso a livello regionale, dallo stesso Liceo Vecchi, dal titolo Dantiamo tutto l’anno, che, presso le Scuole secondarie pugliesi, ha sortito, nel trascorso anno scolastico, un successo straordinario, del tutto inatteso.

Il centro della riflessione riguarderà l’influenza che Dante esercita sui poeti del Novecento. Il clima culturale del periodo dominato dalle avanguardie storiche, dal Futurismo e dall’Ermetismo non è favorevole all’esule fiorentino, ma la catastrofe del periodo bellico con le sue terribili conseguenze spinge la poesia a concedersi al realismo, rivalutando la grandezza e l’efficacia, sostanziale e formale, della lezione dantesca per un rinnovamento del codice poetico, ormai esangue nel suo riportarsi costantemente al cerchio magico del soggetto lirico.

Le autorevoli relatrici approfondiranno questo ventaglio di ritorni a Dante, enorme e proteiforme, attraverso i componimenti di Clemente Rebora, Mario Luzi, Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Marino Moretti, Andrea Zanzotto, Pier Paolo Pasolini ed Edoardo Sanguineti.

Agli intervenuti, fra cui gli studenti delle classi quinte del Liceo Scientifico V. Vecchi, sarà offerta la preziosa occasione per riscoprire, nelle raccolte della maturità di Luzi, la misura della crisi di un’epoca e della sua risoluzione nel nome di Dante; incontreranno Pasolini, perduto nel primo canto dell’Inferno, in una selva selvaggia e oscura e potranno riflettere, attraverso versi intrisi di rinvii e citazioni, più o meno palesi, sul decisivo apporto offerto dal Sommo Poeta alla rinascita della lirica non solo italiana.

I grandi letterati del Novecento scarnificano e sminuzzano l’opera dantesca in una nuova tensione e rivisitazione poetica perché non è più tempo di teologie tranquille né di visioni unitarie del mondo. La poesia oltrepassa i limiti dell’umano e, come sostiene Pascoli, sa trovare nelle cose il loro sorriso e la loro lacrima e sa metterci in comunicazione immediata con il mistero che è la realtà vera dell’essere.

Gli echi della guerra alle porte dell’Europa offrono una particolare valenza culturale
all’appuntamento promosso dal Liceo Vecchi perché è sempre un gesto di pace parlare di poesia e della sua capacità di fare memoria della nostra umanità, immersa nel grande ed eterno moto della vita. La Scuola sa rispondere alla guerra solo con la cultura.

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