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Andria – “Marcia della Pace” per dire no a tutte le guerre che insanguinano il mondo

Nonostante la pioggia, comunità ecclesiale, società civile, mondo della scuola, hanno animato, sabato scorso 26 novembre, la marcia della Pace. Sottoscritto anche un documento dalle decine di partecipanti

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Nonostante la pioggia, comunità ecclesiale, società civile, mondo della scuola, hanno animato, sabato scorso 26 novembre ad Andria, la marcia della Pace per dire no a tutte le guerre che insanguinano il mondo, per esprimere solidarietà alle vittime dei conflitti bellici e per chiedere ogni sforzo possibile per perseguire la pace attraverso gli strumenti della diplomazia.

“Siamo dalla parte dell’uomo contro ogni violenza, e la pace come scelta quotidiana” – è stato detto durante la marcia. “Siamo qui – ha detto l’assessore alle Opere Pubbliche, arch. Mario Loconte, a nome dell’Amministrazione Comunale e della città – per testimoniare con la presenza di una comunità che cammina verso un dritto, quello della pace, come diritto, come conquista, come atteggiamento che ogni cittadino deve vivere all’interno della propria famiglia, negli ambienti di lavoro, nella società”.

Poi al termine dell’iniziativa è stato sottoscritto un documento: «Auspichiamo che anche nelle nostre città si possa costruire la pace, favorendo con l’impegno di tutti, istituzioni e singoli cittadini, una convivenza serena e solidale, attraverso la costruzione di percorsi di legalità e giustizia sociale»: è la speranza con cui si conclude il documento sottoscritto dalle decine di partecipanti alla Marcia per la Pace “A favore della persona”.

«Quello che ci sta più a cuore – si legge nel documento – è sottolineare il valore di ogni persona umana, poiché in ogni conflitto ciò che viene lesa è la dignità di ogni essere umano in quanto portatore di diritti. Tra i diritti, infatti, che ogni contesa, condotta con il ricorso alla violenza, sottrae in maniera drastica, vi sono il vitto, il vestito, l’abitazione, il diritto a scegliersi liberamente lo stato di vita e a fondare una famiglia, il diritto all’educazione, al lavoro, alla reputazione, al rispetto, alla necessaria informazione, alla possibilità di agire secondo il retto dettato della sua coscienza, alla salvaguardia della vita privata e alla giusta libertà anche in campo religioso».

«Non possiamo rimanere indifferenti – continuano – rispetto a tutto ciò che sta causando il perdurare di un conflitto alle porte della nostra Europa. Sono le stesse conseguenze che portano con sé tutte le guerre che si combattono ancora oggi in tante parti del mondo. Marciamo per esprimere solidarietà con tutte le vittime di ogni guerra, al di là del pur doveroso riconoscimento delle diverse responsabilità politiche che sottendono ad ogni atto bellico, e per chiedere – concludono – che si faccia ogni sforzo possibile per perseguire la pace attraverso strumenti diplomatici».

Di seguito i firmatari del documento.
Associazioni e istituzioni:
Diocesi di Andria, Comune di Andria, I donatori del tempo – Montegrosso, S. S. S. I gruppo “Vittorio Emanuele – Dante Alighieri” – Andria, Liceo Classico “Carlo Troya” – Andria, Pastorale Giovanile Diocesi di Andria, Associazione Don Milani – Andria, Associazione Onda d’urto – Uniti contro il cancro – Andria, Parrocchia San Michele e San Giuseppe – Andria, Parrocchia Santissimo Sacramento – Andria, Associazione ArtTourism – Andria, Gruppo Con – Andria, Parrocchia Santa Teresa – Canosa di Puglia, Biblioteca diocesana “San Tommaso d’Aquino”, Associazione Maratoneti Andriesi – Andria, Forum Ricorda e rispetta – Andria, Forum diocesano di formazione all’impegno sociale e politico, Caritas diocesana, Parrocchia San Francesco d’Assisi – Andria, Parrocchia Santissima Trinità – Andria, Ufficio di Pastorale sociale Diocesi di Andria, Aga (Associazione genitori) – Andria, Oratorio salesiano – Andria, Parrocchia Maria Santissima dell’Altomare – Andria, Parrocchia Gesù Liberatore – Canosa di Puglia.

Singoli cittadini:
Mario Loconte, Sabina Leonetti, Sara Riezzo.

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