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sabato, 20 Aprile 2024
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Andria – “Sarà la Festa Patronale peggiore di tutti i tempi”: il grido degli ambulanti

Ad intervenire all'indomani della presentazione del programma della Festa Patronale di Andria, è la Fivap Unionecommercio: "Sembra meno di un programmino da oratorio estivo di quartiere"

“Un declino inarrestabile quello che investe la città di Andria, soprattutto per la quasi totale scomparsa delle Feste Popolari mentre si continua a privilegiare un elitario contesto che nulla sta portando di buono in città se non spreco di denaro pubblico”. Ad intervenire all’indomani della presentazione del programma della Festa Patronale di Andria, è la Fivap (Federazione Italiana Venditori Ambulanti e su Aree Pubbliche) e Unionecommercio.

“A poche ore dalla presentazione del cosiddetto calendario di eventi della Festa di San Riccardo, che sembra meno di un programmino da oratorio estivo di quartiere, si leva anche il grido degli ambulanti assegnatari di posteggio nella Fiera della Festa Patronale. Un grido di dissenso che si unisce a quello dei cittadini, soprattutto contrariati con il modo buffo con il quale si tenta ogni volta, invano, di dare una spiegazione a tutto ciò che non viene realizzato per incapacità e per improvvisazione. Un’incapacità di aggregare, di coinvolgere e di essere punto di riferimento che significa un malcontento generalizzato da chi si aspettava la ripartenza della Festa Patronale ma che assisterà ad una beffa.

Sia per qualità che per quantità, sarà la Festa Patronale peggiore di tutti i tempi e lo vedremo presto. Unico punto di positività l’impegno dei privati che, peraltro prendendo anche le distanze dalle iniziative sovvenzionate con denaro pubblico così come hanno fatto lo scorso anno sopperendo alle inerzie ed assenze della pubblica amministrazione, ha deciso di attuare un suo programma di iniziative a costo zero per il comune.

Un impegno autonomo ed indipendente che dal palazzo non hanno neppure il coraggio di apprezzare e di condividere”.

Gli Ambulanti della Festa sono amareggiati e molto delusi affermando: “Mai ci saremmo aspettati che la città di Andria potesse arrivare a questo punto. No, non è questione di soldi né di altri alibi ma solo di organizzazione e di capacità di reperire fondi e risorse.

Questo stato di isolamento porterà la città ad un punto di non ritorno mentre noi ci troviamo a dover pagare anche fino a 500 euro cadauno per occupare un posteggio di otto metri in una Festa che non esiste, da quello che abbiamo ascoltato e letto”.

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