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mercoledì, 30 Aprile 2025
HomeCronacaTragedia sull’A1: muore operaio coratino di 38 anni travolto da un tir

Tragedia sull’A1: muore operaio coratino di 38 anni travolto da un tir

Secondo le prime ricostruzioni delle autorità, l'operaio stava lavorando in prossimità di un tratto della carreggiata dedicato alle operazioni di riparazione e segnalazione stradale

Un drammatico incidente ha scosso il traffico sull’autostrada A1, poco prima delle ore 8 di questa mattina, martedì 25 marzo 2025, nei pressi di Orvieto, causando la morte di Umberto Rosito, operaio di 38 anni di Corato, impegnato nei lavori di manutenzione stradale.

Secondo le prime ricostruzioni delle autorità, l’operaio stava lavorando in prossimità di un tratto della carreggiata dedicato alle operazioni di riparazione e segnalazione stradale.

Mentre si trovava sulla carreggiata nord dell’Autosole, nel tratto compreso tra Orvieto e Fabro, in direzione Firenze, è stato travolto da un TIR carico di generi alimentari in transito: per l’operaio coratino non c’è stato nulla da fare. Le dinamiche dell’incidente sono ancora oggetto di accertamento.

I tecnici intervenuti sul posto, insieme alla Polizia Stradale di Orvieto, hanno immediatamente isolato l’area per consentire il rilievo delle tracce e l’avvio delle indagini.

Sul luogo della tragedia sono arrivati anche i responsabili dell’azienda per cui lavorava la vittima e rappresentanti di Autostrade per l’Italia.

L’incidente ha causato forti rallentamenti al traffico: si sono registrati fino a 5 chilometri di coda in direzione Firenze, sebbene la circolazione sia stata mantenuta sulla corsia di sorpasso.

Rosito da anni viveva a Orvieto, dove aveva messo su famiglia. Lascia la moglie e una bambina di tre anni.

Le autorità hanno dichiarato che verranno analizzati attentamente i protocolli di sicurezza adottati durante l’operazione, per verificare eventuali responsabilità che potrebbero aver influito sulla tragedia.

Questo tragico evento riaccende il dibattito sulla sicurezza dei cantieri stradali, in particolare su autostrade a grande traffico come l’A1.

La perdita di un collega in circostanze così drammatiche rappresenta una tragedia per l’intera comunità dei lavoratori delle infrastrutture e un monito per rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza nei cantieri stradali.

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