La consigliera regionale del M5S Grazia Di Bari ha partecipato ieri mattina, martedì 29 aprile 2025, assieme all’assessora Debora Ciliento al sopralluogo ai cantieri del grande progetto di Ferrotramviaria per l’interramento della linea ferroviaria che attraversa Andria.
“La fine dei lavori – dichiara Di Bari – rischia di slittare per la quarta volta in tre anni. Il termine era inizialmente previsto per la fine del 2023, poi per il 30 giugno 2024 e nel precedente sopralluogo la data indicata era stata quella del 30 maggio 2025.
Ora negli uffici di cantiere si parla di un’ulteriore richiesta di proroga a settembre 2025, perché le opere di segnalamento e i collaudi non riuscirebbero a chiudersi in tempo. Solo dopo aver completato questi interventi si potrà procedere con l’elettrificazione, quindi per rivedere i treni in funzione dovremo aspettare il 2027.
Nel corso dell’ultimo sopralluogo ho visto gli operai all’opera per la futura Andria Nord e la trincea centrale: i binari sono quasi tutti posati, la palazzina servizi è in piedi, la rotatoria di viale Gramsci sta cambiando la viabilità cittadina.
Tutto questo anche grazie all’impegno costante dell’assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Debora Ciliento. Nel frattempo, però, i pendolari continuano a dover affrontare ogni giorno tanti disagi.
Tra ritardi improvvisi, treni che si fermano in aperta campagna e corse cancellate all’ultimo momento, che ormai sono diventati la normalità, arrivare a Bari può diventare un’odissea. Quando la linea si blocca, l’alternativa sono autobus di rinforzo che spesso non bastano e, in più di un’occasione, i posti erano così scarsi che i passeggeri sono rimasti a terra o stipati in piedi per decine di chilometri.
A tutto questo si aggiunge lo spostamento del capolinea di Andria, comunicato a ridosso di Natale 2024, che ha costretto studenti e lavoratori a riscrivere i propri percorsi abituali.
Dal 1° gennaio 2025 biglietti e abbonamenti costano di più a fronte di un servizio che gli stessi pendolari definiscono ‘scadente’. È innegabile che il cantiere avanzi, e che i finanziamenti europei stiano trasformando la ferrovia e la città.
Ma è altrettanto vero che gli andriesi e tutti i viaggiatori del Nord Barese, stanno pagando in termini di tempo perso, stress e denaro un’opera che si allontana ogni volta che sembra essere più vicina. La loro pazienza non può essere data per scontata”.


