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sabato, 27 Luglio 2024
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Consigli di lettura: i 10 grandi romanzi russi da leggere una volta nella vita

Abbiamo deciso di stilare una lista di dieci grandi romanzi russi che, per motivi diversi, sono assolutamente da non perdere

La letteratura russa moderna nasce solo nel XVII secolo ma vive il suo periodo di massimo splendore nel XIX secolo, con nomi del calibro di Aleksandr Sergeevič Puškin, Fëdor Dostoevskij, Lev Tolstoj e Anton Čechov. È proprio nel corso del 1800 che nascono alcune tra le opere più importanti della letteratura russa e non solo: Delitto e castigo, Guerra e Pace, solo per citarne un paio.

Per questo motivo abbiamo deciso di stilare una lista di dieci grandi romanzi russi che, per motivi diversi, sono assolutamente da non perdere.

1) Guerra e Pace – Lev Tolstoj, 1969

Tolstoj è uno scrittore che ha dato alla luce una quantità incredibile di racconti e ben pochi romanzi, ma tutti di caratura eccellente (basti citare Anna Karenina).

Guerra e Pace è probabilmente il suo grande capolavoro, una vera e propria epopea in stile omerico, piena zeppa di riferimenti storici e filosofici.

Se non hai ancora recuperato questo immenso caposaldo della cultura moderna, ti consiglio di approfittare di un codice sconto Libraccio per acquistarlo ad un prezzo veramente stracciato!

2) Le anime morte – Nikolaj Vasil’evič Gogol’, 1942

Visto l’insuccesso delle sue prime opere in patria, Gogol’ si trovò a viaggiare frequentemente per l’Europa, in particolar modo in Italia.

È proprio a Roma che dà vita al suo romanzo più importante, Le anime morte, nel quale ironizza e critica la società russa contemporanea, in particolar modo la sua avidità.

3) La figlia del capitano – Aleksandr Sergeevič Puškin, 1936

Il romanzo segue la travagliata storia d’amore tra il nobile Grinëv e la bellissima Maša che, come nella migliore tradizione delle storie d’amore travagliate, è osteggiata da una terza figura, in questo caso il padre di lui.

Un romanzo che fonde insieme trattazione storica e finzione, fiaba e politica, ed è l’ultima opera di un autore che ci ha lasciato tristemente troppo presto, a soli 38 anni.

4) Padri e figli – Ivan Turgenev, 1862

Probabilmente una delle più acclamate e apprezzate opere russe del 1800, Padri e figli racconta dello scontro (inevitabile) tra la vecchia e la nuova generazione, tra i vecchi ed i nuovi ideali. Fulcro della storia è lo studente di medicina Evgénij Bazàrov, che si autodefinisce “nichilista”.

Il romanzo segna a tutti gli effetti al nascita del termine, ponendosi quindi come lettura obbligata per chiunque voglia approcciarsi alla filosofia di Nietzsche.

5) Delitto e castigo – Fëdor Dostoevskij, 1866

Per descrivere uno dei più grandi scrittori russi di sempre non posso non prendere in prestito le parole della nota rivista Esquire: “Dostoevskij è come una multa – fa male, ma tocca leggerlo”.

Un autore visionario, capace di farsi precursore di metà della letteratura e della filosofia nata un secolo dopo.

E Delitto e castigo rappresenta forse l’opera omnia del romanziere russo (scrittore anche de L’Idiota, I fratelli Karamazov e Il sosia). Un capolavoro senza tempo che ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura contemporanea.

6) La giornata di un oprichnik – Vladimir Sorokin, 2006

Una delle opere russe più ispirate degli ultimi vent’anni, La giornata di un oprichnik racconta di un futuro non troppo lontano nel quale la monarchia è stata restaurata, l’Impero russo è risorto e la rivoluzione neozarista ha dato via ad uno Stato del tutto nuovo, repressivo ed isolato.

Una visione distopica che però si avvicina in maniera inquietante a quella odierna, visto lo scacchiere geopolitico contemporaneo.

7) Metro 2033 – Dmitrij Gluchovskij, 2005

Devo fare un’enorme, doverosa premessa prima di parlare di questo romanzo: inserendolo in questa lista non sto paragonando Gluchovskij ad altri autori del calibro di Dostoevskij, Pasternak o Tolstoj.

Ho voluto però inserire un libro che, per gli amanti della fantascienza post apocalittica, è un vero e proprio must-have.

Nel romanzo vengono raccontate le tragiche vicende di ciò che rimane del popolo russo dopo una violenta guerra nucleare scoppiata vent’anni prima e della sua lotta per la sopravvivenza all’interno della metropolitana di Mosca.

8) Il dottor Zhivago – Boris Pasternak, 1957

Pasternak, nel suo Il dottor Zhivago, racconta della storia d’amore tra Jurij Zhivago e Lara, storia che attraversa la Prima Guerra Mondiale fino ad arrivare alla Rivoluzione bolscevica.

Uno splendido racconto romantico ambientato in uno dei periodi più bui della storia russa, che valse a Pasternak il Premio Nobel per la letteratura nel 1958.

9) Il giardino dei ciliegi – Anton Chekhov, 1904

Mi distacco dal concetto di “romanzo” in senso stretto per citare il lavoro uno dei drammaturghi più influenti del XIX secolo, e cioè Anton Checkhov.

Si tratta di Il giardino dei ciliegi, opera teatrale in quattro atti che racconta magistralmente la futilità e la decadenza dell’aristocrazia.

10) Lolita – Vladimir Nabokov, 1955

Scritto in inglese da un russo e solo successivamente tradotto nella lingua madre dell’autore, il romanzo racconta della relazione sessuale tra un professore quasi quarantenne e una ragazza dodicenne, Lolita.

L’opera suscitò scandalo per i temi trattati e all’uscita nelle librerie fu sommerso di critiche e proteste. Resta però un’opera coraggiosa, che tratta un tema estremamente difficile e approfondisce la psiche e la mentalità dei suoi personaggi, spesso con un tocco di ironia.

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