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giovedì, 5 Dicembre 2024
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Marzo 2021: un anno di Covid. Emergenza provvisoria o calamità con cui convivere?

A un anno esatto di distanza dalla prima comparsa del Covid19 in Italia, abbiamo chiesto alle aziende pugliesi come hanno deciso di "convivere" con il virus

Tra qualche giorno sarà passato esattamente un’anno dall’entrata in vigore delle restrizioni per contenere il contagio da Covid, partite con l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ma mai più terminate.

Quelle che nascevano infatti come misure provvisorie, sono diventate ormai parte a tutti gli effetti della nostra vita quotidiana.

L’attenzione si sposta subito sulle categorie palesemente danneggiate, come ad esempio cinema e palestre, che hanno praticamente chiuso le serrande senza alcuna certezza per il proprio futuro.

A queste però vanno sommate un’infinità di altri settori, che nonostante non abbiano subito la famigerata “chiusura forzata”, vedono ridotto drasticamente il loro fatturato, sia per motivi tecnici, come i costi elevati per l’adeguamento della propria struttura alle recenti normative anticovid, sia per la mancanza di richiesta, dovuta all’incertezza che un po’ tutte le decisioni governative prese finora hanno scaturito.

Per questi motivi, abbiamo intervistato alcuni imprenditori locali, che sin da subito hanno adeguato le loro attività alle normative anticovid, cosa è cambiato e come vedono il loro futuro lavorativo a distanza di un anno.

  • Dora Fiore, AD Accademia Effedi, Lei che ha adeguato sin da subito le sue scuole a tutte le normative richieste, come percepisce assieme a suoi allievi, la nuova realtà che ci apprestiamo a vivere?

“Le grandi crisi sono sempre state nel corso della storia anche l’occasione per grandi opportunità. Nella grande complessità di questo periodo che tanto nel privato quanto nell’ambito lavorativo è stato fonte di difficoltà e sofferenze abbiamo anche imparato molte cose, abbiamo sviluppato delle capacità di didattica telematica che sarebbero state impensabili fino a qualche mese prima dell’emergenza.

Abbiamo fatto di necessità virtù ed abbiamo perfezionato la virtù fino ad acquisire delle competenze nuove. Con questo spirito abbiamo affrontato 12 mesi di pandemia senza interrompere i percorsi formativi ma adattandoli e riadattandoli ad ogni scenario che si configurava. Al netto di questo percorso sono molto soddisfatta di come studenti e studentesse nonché docenti abbiano superato la prova, potrei dire a pieni voti, con seguendo le qualifiche professionali senza limitazioni significative alla propria formazione.”

  • Quanto è stato danneggiato il suo lavoro durante quest’ultimo anno, sia da un punto di vista economico, sia professionale?

“Non posso negare che nei primi mesi l’impatto è stato forte, dovuto anche all’insicurezza generata soprattutto da un virus sconosciuto. Poi con l’adeguamento di tutte le nostre strutture sia per la didattica a distanza, sia per la presenza in sicurezza, gli studenti hanno riacquistato fiducia e soprattutto la consapevolezza di doversi formare per il proprio futuro lavorativo, riempendo anche per il 2021 tutti i corsi.”

  • Gli estetisti e parrucchieri del futuro cosa avranno in più o in meno rispetto ai diplomati precovid?

Io credo sia opportuno uscire dalla narrazione del disastro e della catastrofe come quella della privazione. La pandemia è un dato di fatto, come la conseguente crisi economica. Ma di guerra e ricostruzione c’è ne sono state tante nel corso della nostra storia recente. Propria la storia ci insegna che chi è capace di sviluppare la resilienza in questi momenti ne esce avvantaggiato per il futuro, è in grado di cogliere delle opportunità nuove perché ha sviluppato delle capacità nuove. Gli esperti del settore servizi alla persona che hanno attraversato anche questa difficoltà né usciranno rafforzati nella motivazione, nelle capacità e nelle possibilità di adattamento.

  • La programmazione e gli orari scolastici come sono cambiati?

“Abbiamo mantenuto finalità e metodologie didattiche semplicemente riadattandole con le materie teoriche in formazione a distanza ed i laboratori in presenza, rafforzando in maniera significativa i dispositivi di protezione individuale che, in realtà, nei laboratori pratici sono sempre stati prescritti anche in precedenza.

Ad esempio, l’uso della mascherina, era un presidio di protezione individuale già previsto per alcuni lavori di estetica e di acconciatura, basti pensare alla preparazione delle miscele di colore per capelli, quindi, in realtà, abbiamo potenziato delle capacità che già facevano parte del nostro know-how tecnico.
Con grande sforzo organizzativo, ma anche con grande generosità del personale docente e grande disponibilità delle famiglie abbiamo mantenuto la nostra programmazione didattica con la scadenza quadrimestrale che prevede la distribuzione di pagelle e l’incontro con le famiglie, lo abbiamo trasformato in un incontro on-line Ed è stato bello vedere quanto le famiglie, stimolate e trascinate dalle studentesse e dagli studenti, abbiano accolto di buon grado questa nuova esperienza.”

  • Si ipotizza ancora un anno di attesa per uscire definitivamente dall’emergenza. Avete individuato degli investimenti che potrebbero essere attuati per riorganizzare professionalmente la Vostra struttura scolastica?

“Le piattaforme digitali di cui ci siamo dotati ed abbiamo dotato l’utenza saranno sicuramente riconfermate per potenziare l’offerta formativa, come la grande attenzione posta a tutte le novità che vengono dal mondo del benessere, della bellezza, del make-up, del hairstyling. I tempi di attesa perché tutto possa tornare almeno in alcune modalità com’era in precedenza non li abbiamo trascorsi nella disperazione ma nello studio. Team di docenti di materie teoriche e pratiche hanno sviluppato ricerche molto interessanti che ci permetteranno di performare ancora di più l’offerta formativa e di continuare a raccogliere il consenso e la fiducia di studenti e famiglie.”

  • Con quali fondi? ci sono degli aiuti statali/regionali a cui accedere?

“Le istituzioni al momento non ritengono che la nostra categoria sia stata danneggiata. Qualora però dovessero essere previsti degli aiuti, noi sicuramente li investiremo sui nostri studenti, ad esempio per l’acquisto di computer per la didattica a distanza”

  • Lei nonostante tutto ha deciso anche per quest’anno di confermare la prestigiosa presenza della Makeup artist Emilia Ungureanu, che a Marzo tornerà qui in Italia.

“Steve Jobs diceva: “”Investire in tempo di crisi è come mettere le ali mentre tutti precipitano””… il messaggio che più umilmente Accademia Effedi vuole dare ai suoi allievi è di cercare in ogni grande crisi, le grandi opportunità che ne conseguono. Tra l’altro vi anticipo che quest’anno ci sarà anche Katarzyna Wojtycza

  • Direttrice, concludiamo questa intervista con un messaggio per chi ancora è in dubbio se iscriversi o se aspettare tempi migliori.

“Qualunque sia il vostro sogno non fatevi distogliere dalla tristezza e non fatevi intimidire dalla paura.

Focalizzate il vostro sogno e siate perseveranti nel realizzarlo!!!

È questo il momento di costruire le vele che porteranno al largo i vostri sogni.”

Poi, se serve aiuto, non esitate a contattarci :)”

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