I 60 giorni di Consultazione Pubblica, in seno alla Valutazione Ambientale Strategica dedicata al Parco del fiume Ofanto, sono iniziati lo scorso 12 agosto con la pubblicazione nel BURP n. 105 1 dell’Avviso di deposito del Piano Territoriale del Parco Naturale Regionale Fiume Ofanto 2, degli elaborati della Valutazione Ambientale Strategica 3 e degli altri strumenti di pianificazione e gestione del Parco 4, da parte dell’Amministrazione Provinciale BAT.
Il gruppo di lavoro di Slow Ofanto promuove due incontri per favorire la partecipazione di cittadine e cittadini alla fase di consultazione pubblica che terminerà il prossimo 11 ottobre.
Entro tale data le comunità ofantine sono chiamate a valutare l’operato dell’Ente di gestione, diventando parte attiva nel processo decisionale.
Il 10 settembre alle ore 17.00 si svolgerà un incontro a distanza (tramite piattaforma google meet) per riflettere insieme sui dubbi nati dallo studio della documentazione relativa all’area protetta dedicata al fiume più grande di Puglia, per valutare e migliorare la bozza di rilievi e osservazioni elaborata da Slow Ofanto.
Il 23 settembre alle ore 17.30, presso la Sala Conferenze del Castello di Barletta, rilievi e osservazioni saranno presentati pubblicamente e ne sarà proposta la sottoscrizione alla cittadinanza e alle associazioni del territorio, prima di inviarli, entro l’11 ottobre, alla Provincia Barletta-Andria-Trani.
Saranno occasioni utili a riunire chi è interessato a ripristinare, proteggere e valorizzare il fiume Ofanto quale sana espressione di biodiversità.
Quale luogo ideale per flora e fauna autoctone in grado di far diventare il Parco al lui dedicato un’area naturale in cui abitanti e visitanti possano sperimentare e godere dei doni e degli spettacoli che la natura regala a chi la rispetta.
Rispettare la natura, i suoi cicli e le sue creature è diventato, da una parte, un obbligo per garantire la sopravvivenza, anche dell’uomo, dall’altra, un’opportunità per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico e alla pandemia in maniera sostenibile e responsabile.
Per questo, per esempio, la nuova zonizzazione del Parco 5 desta immediatamente l’attenzione.
L’area del Parco, pari a Ha 15.306,55, è stata approvata con L.R. n.7 del 16 marzo 2009 6 che la suddivideva in zona 1 (di riserva e coincidente in gran parte con la zona comunitaria ZSC IT9120011 “Valle Ofanto – Lago di Capacciotti”, estesa per Ha 7.571,819 a cui deve aggiungersi una parte del SIC “Valloni di Spinazzola” IT9150041, esteso per Ha 2.729) e zona 2, di Ha 7.734,731, destinata alle attività agricole compatibili con l’attigua area protetta.
Il Piano territoriale del Parco Naturale Regionale fiume Ofanto sembra ribaltare tale proporzione: la somma delle zone A e B (zone di Riserva) è pari a Ha 4.164,93 (27,27 %), mentre la zona C (aree agricole esterne alla zona di Riserva) è pari a Ha 10.886,47 (71,29 %). Si ha la percezione che si stia abbuonando un territorio fortemente antropizzato a vantaggio di una agricoltura estensiva, praticata con criteri intensivi, che continuerà a incidere negativamente sul delicato equilibrio esistente tra la biodiversità dell’agricoltura spontanea e l’agricoltura di piantagione legata a un insostenibile fabbisogno di acqua.
La tutela e valorizzazione dell’ecosistema fluviale, la disponibilità, l’accessibilità e la fruizione di aree pubbliche, il rapporto tra pubblico e privato e le conseguenze dell’antropizzazione sono alcuni dei temi sui quali dovremmo ragionare per giungere a soluzioni equilibrate, soprattutto in grado di realizzare un’area naturale protetta che esprima al meglio le sue caratteristiche fisiche, geologiche e biologiche per dare valore al territorio ed essere volano di uno sviluppo intelligente e di qualità che veda protagoniste le nuove generazioni.
Per partecipare all’incontro del 10 settembre è sufficiente compilare la seguente scheda https://forms.gle/kRfbEpviaiTbR8f5A o scrivere a slowofanto@gmail.com.
Oltre a ricevere la bozza di rilievi e osservazioni, riceverete le modalità di partecipazione.
L’ingresso all’incontro del 23 è libero sino a esaurimento posti e nel rispetto della normativa anti-covid.
Sabrina Salerno e Ruggiero Maria Dellisanti coordinatrice e responsabile scientifico di Slow Ofanto | progettualità in comune e in divenire a cura dell’associazione Slow Life & Travel
https://drive.google.com/file/d/1XQxkiQ6LhW1DHPnolZfD25mvE6HD2ips/view?usp=sharing
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https://drive.google.com/file/d/1IWNa6byqPP6ddzcowLgWpL_R4gTvTvtn/view?usp=sharing