Oggi, martedì 14 giugno, ricorre la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, istituita, in onore del biologo austriaco Karl Landsteiner, Premio Nobel per la Medicina per aver scoperto nei primi anni del 1900 i gruppi sanguigni, rendendo così possibile l’impiego pratico e diffuso delle trasfusioni di sangue.
In occasione di tale giornata sono tante le iniziative programmate da AVIS su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare quante più persone possibile, soprattutto tra le nuove generazioni, alla cultura della solidarietà mediante il dono del sangue.
Il tutto per ribadire ancora una volta che ogni giorno, in Italia, servono circa 8.000 sacche di sangue e plasma per persone che hanno bisogno di trasfusioni salvavita: un fabbisogno a cui il nostro Paese riesce a sopperire grazie all’impegno periodico, volontario, anonimo, gratuito e responsabile di oltre un milione e seicentomila donatori.
L’impatto del Covid ovunque ha provocato una sensibile riduzione del numero delle donazioni, calo che nel biennio trascorso non ha messo a rischio l’autosufficienza del nostro Paese per quanto riguarda il fabbisogno di sangue.
L’obiettivo di tutta l’AVIS è quello di riguadagnare, nel più breve tempo possibile, il terreno perduto negli ultimi 2 anni poiché, con la pandemia alle spalle, dovrebbero riprendere a pieno regime tutte le attività sanitarie con conseguente maggior fabbisogno di sangue ed emoderivati.
Le avvisaglie di questi primi mesi, però, non sono molto incoraggianti; si ha l’impressione che le chiusure e le difficoltà che molti cittadini hanno subito nei mesi scorsi, abbiano indurito un po’ gli animi, rendendoli meno sensibili alle abituali sollecitazioni. Si guarda con apprensione anche all’ormai imminente periodo estivo, tradizionalmente critico in termini di ripianamento scorte di sangue e di plasma.
C’è bisogno, pertanto, dell’impegno di tutti per riconquistare i donatori abituali, momentaneamente intimoriti dal pericolo Covid, ed avvicinare quelli delle nuove generazioni per aprirgli il mondo della solidarietà mediante la donazione del sangue che consente di far star bene chi è in difficoltà e di tenere sotto controllo il proprio stato di salute.
Stamane anche ad Andria, l’Avis Comunale, per dare maggiore visibilità alle attività di raccolta delle donazioni, ha celebrato questa ricorrenza organizzando, con il Patrocinio del Comune di Andria, una raccolta straordinaria di sangue con l’impiego di una autoemoteca dell’ASL Bat che ha stazionato in Piazza Umberto I, sotto la scalinata del Palazzo di Città, per accogliere i cittadini che, numerosi, hanno partecipato a questa giornata di solidarietà.
Sono stati 22 in tutto gli andriesi che si sono presentati per compiere un gesto di altruismo che non ha eguali: 17 le sacche, tra sangue e plasma, raccolte.
In serata, a partire dalle ore 20:00, in segno di ringraziamento per tutti i donatori, il Palazzo di Città sarà illuminato con fasci di luce di colore rosso.