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venerdì, 13 Dicembre 2024
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Margherita – Cipolla Bianca Igp: una giornata formativa sul progetto Cipomar

Si terrà oggi nella sala convegni della Chiesa della Beata Maria Vergine Ausiliatrice, in via Garibaldi 105. Verranno illustrate le prove di raccolta meccanizzata, biocontrollo e biofertilizzazione

Una giornata formativa dedicata a nuovi risultati del progetto Cipomar, che punta a migliorare la competitività commerciale e a valorizzare la Cipolla Bianca di Margherita Igp. Si terrà oggi, giovedì 20 ottobre alle ore 17, nella sala convegni della Chiesa della Beata Maria Vergine Ausiliatrice a Margherita di Savoia, in via Garibaldi 105, la presentazione dei risultati del progetto Cipomar relativi a due aspetti di ricerca.

Nello specifico, Roberto Romaniello presenterà gli esiti relativi alle prove di raccolta meccanizzata, mentre Francesco Lops, Giulia Conversa e Antonio Elia illustreranno le prove di biocontrollo e biofertilizzazione.

Il progetto PSR Puglia 2014/2020 “Cipomar- Innovazioni per il miglioramento produttivo della Cipolla di Margherita Igp” è finanziato dalla Regione Puglia, prevede diverse attività, tra cui prove tecniche sul campo, e la partecipazione di diversi partner.

«Gli obiettivi del progetto sono diversi, dalla necessità di garantire una cipolla “perfetta”, partendo dalla selezione e purezza del seme, rispettosa dell’ambiente e della salute dei consumatori nelle tecniche di produzione, richiesta dal mercato e in grado di dare ai nostri operatori (produttori e confezionatori) un guadagno che consenta a tutti di vivere in modo soddisfacente – commenta Giuseppe Castiglione, presidente del Consorzio di tutela e valorizzazione della Cipolla Bianca di Margherita Igp -.

In sintesi, si punta a mantenere e creare le condizioni affinché l’agricoltura continui a dare lavoro e occupazione al nostro territorio. Questo è un primo progetto, a cui seguirà a integrazione un altro con nuovi obiettivi, come per esempio lo studio del DNA della nostra cipolla, utile per avere uno strumento in più di tutela per smascherare le cipolle di altri luoghi spacciate per nostre. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato al progetto, i nostri produttori e commercianti che ci hanno seguito in questo percorso, fatto di incontri e sperimentazioni sui campi.

Insieme – conclude – possiamo guardare avanti, facendo qualcosa per questa preziosa eccellenza e per il futuro del nostro territorio».

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