«L’espansione delle città è un processo fisiologico ed estremamente delicato da gestire per ogni amministrazione cui tocca occuparsene. Barletta, che non poteva restare immune da tale processo, ha conosciuto un’espansione urbanistica consistente, benchè “selvaggia”, ovvero senza quel minimo di programmazione necessaria ad articolare tutti i servizi e sottoservizi funzionali ai migliori e moderni criteri di urbanizzazione». Inizia così l’intervento dei referenti del Comitato di quartiere zona 167, Giuseppe Di Bari e Raffaele Patella.
«Un processo – proseguono – che ha avuto avvio una decina di anni fa, durante i quali si sono succedute diverse amministrazioni comunali che hanno consentito lo “stratificarsi” di problematiche davanti alle quali, in assenza di adeguata pianificazione, si è dovuto mettere di volta in volta la famosa “toppa” che spesso si è rivelata peggio del “buco”.
L’amministrazione in carica, quindi, ha ereditato, in gran parte da se stessa (molti dei componenti, infatti, erano presenti anche nelle passate amministrazioni), le carenze derivanti da inefficienze e incapacità delle precedenti amministrazioni comunali.
Uno dei maggiori disagi nella nuova urbanizzazione della zona 167 è quella dei parcheggi. Un problema che da tempo hanno rilevato i residenti e a cui oggi si sommano le sollecitazioni di molti esercenti commerciali della zona.
I residenti, infatti, sollecitano a ritmo ormai incessante la ricerca di soluzioni per ovviare ad un vero e proprio caos che si manifesta quotidianamente e ancor di più durante i weekend, quando soprattutto le attività di ristorazione registrano una clientela più cospicua rispetto alla settimana.
Alla luce delle pressanti sollecitazioni, il Comitato di zona 167 e la Confcommercio di Barletta, hanno inteso richiedere congiuntamente, attraverso una PEC, un incontro con il primo cittadino della città di Barletta da cui si attendono un sollecito riscontro per poter avviare un confronto teso ad una rapida individuazione delle migliori soluzioni al fine di tutelare gli interessi dei residenti e degli esercenti che, diversamente, vedrebbero minacciato il normale svolgimento delle proprie attività».