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venerdì, 29 Marzo 2024
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Canosa – Riaprono dopo tre anni gli Asili Nido Comunali in via dei Platani e via delle Betulle

E' questa una notizia che i genitori aspettavano da tanto tempo e che da ieri, lunedì 23 gennaio e fino a luglio 2023, ospiterà bambini da zero a tre anni in totale sicurezza e in ambienti studiati a loro misura

Dopo tre anni di chiusura riaprono gli Asili Nido Comunali in via dei Platani e via delle Betulle: una notizia che i genitori aspettavano da tanto tempo. Fino a luglio 2023, gli asili ospiteranno bambini da zero a tre anni in totale sicurezza e in ambienti studiati a loro misura bambini da zero a tre anni in totale sicurezza e in ambienti studiati a loro misura.

Sono queste strutture moderne, energeticamente autosufficienti, con ambienti interni luminosi e spaziosi, giardini e giochi adeguati. Ad occuparsi della gestione sarà la cooperativa “Città della Gioia”, vincitrice della gara d’appalto, che vanta una vasta esperienza nella gestione di asili.

«Rivedere queste strutture riaperte e con dei bambini al loro interno – spiega il Sindaco Malcangio – è una grande soddisfazione ed emozione. Questi piccoli sono il futuro del nostro paese, a loro dobbiamo tutte le attenzioni possibili. Gli asili nido sono luoghi di formazione e socializzazione che svolgono un ruolo importante nello sviluppo della potenzialità affettive e relazionali dei nostri piccoli.

E’ da qui, quindi, che ha inizio il loro cammino di crescita che sarà accompagnato – continua il primo cittadino – da una parte dagli stessi genitori e dall’altra dagli operatori socio-educativi che giorno dopo giorno rivestiranno un ruolo sempre più importante. Ringrazio tutti gli uffici per il lavoro profuso ed in particolar modo l’Assessorato alle Politiche Sociali il cui ruolo è stato determinante».

«L’asilo nido – spiega l’Assessore Maria Angela Petroni – ha una doppia e importantissima funzione: educativa perché rappresenta il luogo in cui il bambino socializza stimolando le sue potenzialità ma anche e soprattutto sociale di sostegno alla genitorialità e supporto alle famiglie. Abbiamo inoltre, anche affrontato e risolto il problema “fondi” avendo pensato ad una integrazione tra pubblico e privato che ha consentito di calmierare i costi. E i numeri delle iscrizioni, nonostante i ritardi nella riapertura, ci fanno pensare che la direzione sia quella giusta».

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