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venerdì, 26 Aprile 2024
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Andria – 77° Anniversario eccidio sorelle Porro: memoria di comunità

L'amministrazione di Andria, accompagnata da una rappresentanza scolastica del plesso Vittorio Emanuele III, ha deposto oggi un omaggio floreale in memoria delle sorelle Carolina e Luisa Porro

L’amministrazione di Andria oggi, 7 marzo alle ore 9, in piazza Luisa e Carolina Porro, accompagnata da una rappresentanza scolastica del plesso Vittorio Emanuele III, ha deposto un omaggio floreale in memoria delle sorelle Carolina e Luisa Porro, per poi spostarsi in piazza Umberto I, presso l’abitazione delle vittime ai tempi dell’efferato omicidio del 1946.

“Anche quest’anno – sottolinea il Sindaco, avv. Giovanna Bruno – ricordiamo l’eccidio delle sorelle Carolina e Luisa Porro, è un atto doveroso che dobbiamo alla memoria delle vittime di una delle pagine più oscure e non ricordate a sufficienza della storia cittadina. Siamo nell’immediato dopoguerra, Andria è sconvolta da rivolte contadine e da moti di piazza che soltanto l’intervento del sindacalista di Cerignola, Giuseppe Di Vittorio, riuscirà a ricomporre e a ricondurre a controllo e poi a conclusione.

Lo abbiamo già fatto l’anno scorso, e lo rifacciamo quest’anno con tutto l’impegno possibile, cioè ricordare l’eccidio e anche che abbiamo dedicato loro una piazzetta, quella appunto di Luisa e Carolina Porro, trucidate da una folla inferocita il 7 marzo di 77 anni fa.

Proseguiremo in tutte le forme possibili nel nostro impegno di ricordare la storia di sacrificio di queste due donne, di cui sono rimaste nel tempo testimonianze concrete dei lasciti e delle donazioni che hanno consentito, per esempio, all’Oratorio Salesiano, di crescere nel tempo come palestra di vite e di educazione di migliaia e migliaia di giovani andriesi.

Quindi è la comunità intera che deve riconoscersi in questa data e coinvolgere soprattutto i ragazzi delle sue scuole, come la media Vittorio Emanuele III che quest’anno ha avviato un percorso con il coinvolgimento di 13 ragazze, una per ciascuna terza CLASSE e medie, ai quali va il mio pensiero perché si ricordi quella stagione come stagione da non ripetere più, assolutamente”.

Il 27 aprile poi, in collaborazione con il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, si terrà una rappresentazione teatrale chiamata “Palazzo d’Occidente” all’auditorium Mons. Di Donna, un matinè dedicato agli studenti delle scuole medie superiori. 

“Una vicenda triste e orribile che ancor oggi inquieta gli animi non solo di chi visse in quel periodo, ma anche delle generazioni successive. La storia accadde in un dopoguerra lacerato da devastanti sconfitte politiche e gravi conseguenze economiche, tali da provocare profonde ferite e dolorosi rimorsi in tutti gli ambienti della società civile del tempo” – ha affermato Benedetto Inchingolo, presidente dell’Associazione Puntoit.

“L’episodio ebbe una risonanza nazionale che varcò il confine del nostro Paese grazie alla stampa che muoveva i suoi primi passi in piena libertà dopo anni difficili. Non possiamo però evitare di sottolineare che si parlò tanto e per lungo tempo delle gravi condizioni economiche in cui versavano i braccianti andriesi e i reduci della seconda guerra mondiale, sicuramente una realtà infelice e dolente, e molto poco, invece, a parere nostro, si sono esaminate le personalità delle sfortunate sorelle Porro, non dimenticando anche i tre Carabinieri trucidati, in quei giorni violenti, svolgendo con onore e senso della Patria il proprio dovere: Pietro Turco, Carlo Romeo e Nicola Mombello che, in quelle tristi giornate, senza scrupoli, hanno avuto lo stesso tragico destino di una morte feroce e disumana.

In coerenza con le nostre finalità l’Associazione Puntoit di Andria ribadisce la volontà di condannare qualsiasi forma d’odio che porta solo a morte e distruzione. Pertanto è doveroso da parte nostra e di tutta la cittadinanza ricordare ogni anno tale evento tragico al fine di promuovere la conoscenza della memoria nelle future generazioni e ben vengano le partecipazioni scolastiche affinché si diffonda la cultura della pace e del rispetto delle libertà. 

Siamo convinti di elevare ad esempio di Libertà la figura delle sorelle Porro insieme a tutti coloro che innocentemente sono stati vittime di cattiveria umana” – ha concluso Inchingolo.

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