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lunedì, 6 Maggio 2024
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Ruvo – Schiamazzi in strada, scende con la motosega e distrugge due panchine: identificato

Il Sindaco Chieco: "Un comportamento da condannare fermamente, un modo di fare fuori dalle regole civili"

Ore 23 di mercoledì 28 giugno, piazzetta Le Monache a Ruvo di Puglia quasi deserta.
Un uomo scende in strada con una motosega e taglia due panchine in legno posizionate sulla piazzetta, a pochi metri dalla sua abitazione.

Il motivo? Era stanco degli schiamazzi a tarda ora dei ragazzi. Ad immortalarlo le telecamere di videosorveglianza della zona che hanno ripreso l’intera scena mentre l’uomo distruggeva parte dell’arredo urbano posizionato nella piazzetta.

La vicenda è stata resa pubblica dal sindaco di Ruvo, Pasquale Chieco, con un post su Facebook: “Prima di scrivere qualcosa ho voluto conoscere con precisione i fatti. Posso immaginare il vociare a tarda ora, qualche intemperanza giovanile, qualche risposta maleducata all’invito a fare silenzio, ma siamo davanti a una reazione violenta, assolutamente sproporzionata, inaccettabile e molto pericolosa. Un comportamento da condannare fermamente, un modo di fare fuori dalle regole civili”.

“Ora la giustizia farà il suo corso – aggiunge Chieco – e il responsabile pagherà per il suo gesto. Però qui non si tratta solo di una questione di decoro urbano, è qualcosa di più importante: è qualcosa che riguarda il sentirsi parte di una comunità, il trovare insieme una formula per stare insieme e conciliare le esigenze di ognuno.

Noi crediamo che una comunità unita si costruisca anche vivendo insieme i luoghi pubblici, creando occasioni di socialità e di aggregazione. Crediamo che gli antidoti migliori per scongiurare episodi come questo siano proprio la cultura della convivenza e del rispetto reciproco. L’invito, a tutte e tutti noi, è ad avere più attenzione verso gli altri, a rispettarsi reciprocamente anche nella differenza di età (giovani verso adulti, adulti verso giovani), a non mettere i propri interessi personali davanti a quelli della collettività.

Lavorare insieme è il solo modo che abbiamo per costruire una città migliore, aperta, solidale” – conclude Chieco.

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