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sabato, 27 Luglio 2024
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Andria – Che aria tira in città?

Da più parti ci si chiede a che punto siamo con l'ambiente cittadino dopo le polemiche dei mesi scorsi sulla notizia che dava la Città di Andria, per l’aria, tra le più inquinate

Da più parti ci si chiede a che punto siamo con l’ambiente cittadino dopo le polemiche dei mesi scorsi sulla notizia che dava la Città di Andria, per l’aria, tra le più inquinate; rapporto velocemente archiviato dall’Amministrazione e da alcune associazioni compiacenti, attribuendo il dato alle rilevazioni effettuate nei pressi dei lavori della Stazione ferroviaria.

Un primo chiarimento ce lo fornisce Gianni Massaro, Presidente del Forum che in particolare, con le associazioni Calcit, Onda D’Urto e Giorgia Lomuscio, si occupa soprattutto di ambiente e salute. Qualcosa si sta muovendo nel senso che ad iniziativa del Forum, sono stati installati in Città cinque centraline che rilevano la qualità dell’aria in altrettanti punti nevralgici del traffico.

Scaricando l’App Wiseair, i dati sono alla portata di tutti in tempo reale nel corso dell’intera giornata. Di queste rilevazioni verrà comunicato dal Forum un report trimestrale all’Amministrazione. Dal canto suo il Comune ha preso l’impegno di incrementare il numero delle centraline facendosi carico anche della gestione economica.

Il Forum, tra le altre iniziative, si sta impegnando nel creare dei boschi urbani con la piantumazione di alberi nelle aree più a rischio o degradate. Fin qui tutto bene se l’Amministrazione di Andria manterrà gli impegni e la collaborazione, e se seguiranno provvedimenti coraggiosi (ancora assenti) per tutelare la salute dei cittadini.

Oggi il traffico cittadino è lievitato tantissimo e i costi del carburante sono tali che dovrebbero scoraggiare (ma ancora non pare!) l’utilizzo delle autovetture. Il traffico è stato ancor più pregiudicato negli ultimi due anni per effetto dei lavori del bonus in edilizia che hanno praticamente trasformato la Città in un enorme e incontrollato cantiere; sotto l’aspetto ambientale forse più pericoloso di quello ferroviario.

Scavi, polveri, scarichi e strade chiuse, a volte senza permessi, provocano ingorghi, inquinamento e disagi agli automobilisti; ma il mercato ha il sopravvento sulla salute della gente, e quindi mancano la forza o la volontà di intervenire efficacemente.

L’inquinamento dell’ambiente però non si ferma all’aria che respiriamo ma si insinua in altri aspetti della Città: vedi i controlli sulla frutta e gli ortaggi che arrivano sulle nostra tavole che oltre ad essere a rischio, per i prodotti e i pesticidi abusivamente utilizzati in agricoltura, vengono ormai normalmente senza alcun problema esposti all’esterno e ai veleni di ogni sorta.

Quando viene presa in flagrante reato un’azienda che minaccia la nostra salute non è dato sapere chi è: la difesa del consumatore viene annullata dalla privacy del truffatore!

Non c’è chi non percepisca l’aumento delle patologie tumorali che ormai investono quasi ogni famiglia, per cui nulla appare, oggi più che mai, importante e urgente da parte della politica (distratta da altri interessi) come avere progetti per l’immediato futuro che pongano in un ordine diverso i valori, dando il primo e assoluto posto alla vita delle persone e a seguire tutto il resto.

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