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sabato, 27 Luglio 2024
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Andria – Femminicidio, oggi l’interrogatorio di garanzia: svelata la dinamica esatta dell’omicidio

Già il 23 novembre scorso, Vincenza ricorse a cure mediche presso un ospedale ove dichiarò di essere stata percossa con due schiaffi al volto, venendo poi dimessa, a seguito delle cure del caso

Ieri, mercoledì 29 novembre 2023, la Procura della Repubblica di Trani ha adottato decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di Luigi Leonetti, il 51enne andriese, reo confesso di aver accoltellato a morte sua moglie, Vincenza Angrisano, nata a Trani il 22 luglio 1981, la quale veniva attinta da più fendenti all’addome e all’emitorace tramite un coltello da cucina, alla presenza dei figli minori di 6 anni e 12 anni.

L’uomo è indiziato per i reati di omicidio (art. 575 c.p.) con l’aggravante di aver commesso il fatto ai danni della coniuge (art. 577 co.1 n. 1). Al decreto hanno dato esecuzione i Carabinieri del Comando Compagnia di Andria.

Per quanto sinora ritenuto, Leonetti alle ore 17.30 circa del 28 novembre 2023, ha contattato telefonicamente il 118 riferendo di aver colpito la moglie ripetutamente con un coltello da cucina, all’interno dell’abitazione familiare di Andria, lungo la SP 231.

Personale medico intervenuto sul posto, è stato accolto dall’indagato il quale li conduceva al primo piano della predetta abitazione ove, riverso a terra nel corridoio, era presente il corpo di Vincenza.

Dai primissimi esami ispettivi, la donna è risultata essere già in arresto cardiaco. Contestualmente all’equipe del 118, è giunto in loco il personale della Stazione Carabinieri di Andria e il personale della Sezione Radiomobile, i quali hanno assicurato l’indagato che non ha opposto alcuna forma di resistenza.

Sul luogo del delitto è stato rinvenuto il coltello da cucina utilizzato per colpire la vittima, sottoposto a sequestro.

Gli immediati approfondimenti investigativi, hanno permesso di acclarare quello che, allo stato, sembra essere il motivo passionale sotteso al gesto. In particolare, i rapporti tra i due coniugi si erano incrinati circa un mese prima rispetto al giorno del decesso di Vincenza Angrisano, allorquando la vittima ha confessato di voler interrompere la relazione coniugale.

Da quel momento sarebbero iniziati una serie di litigi tra i due in cui venivano proferite da entrambe le parti reciproche ingiurie. In particolare, in data 23 novembre 2023 al culmine di una ulteriore discussione, Vincenza è ricorsa a cure mediche presso un ospedale ove ha dichiarato di essere stata percossa con due schiaffi al volto, venendo poi dimessa, a seguito delle cure del caso, con una prognosi di 4 giorni.

Leonetti è stato sottoposto ad interrogatorio, assistito dal proprio difensore di fiducia, durante il quale ha ammesso ogni addebito (come già avvenuto spontaneamente dinanzi alla Polizia giudiziaria intervenuta), ricostruendo quanto accaduto il 28 novembre allorquando, rientrato presso l’abitazione coniugale da lavoro all’incirca alle ore 16.30, ha incrociato sua moglie, la quale si stava allontanando per prendere all’uscita di scuola il figlio minore di 6 anni, comunicando altresì al marito che sarebbe rimasta fuori casa.

Poi, a causa della necessità di portare il figlio presso l’abitazione famigliare, Vincenza verso le ore 17.00 è rientrata a casa per assistere il figlio. A quel punto l’indagato avrebbe preso da un cassetto del mobile della cucina un coltello ivi riposto e, una volta che la vittima è uscita dal bagno, l’ha colpita ripetutamente, fino a che la stessa è rovinata al suolo.

Fermato, Leonetti è stato tradotto presso la casa circondariale di Lucera (FG).

Il Pubblico Ministero, oltre ad avvalersi della Sezioni Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri per tutti gli accertamenti urgenti, ha incaricato nell’immediato un medico legale con la sua equipe per la prima fase degli accertamenti, cui farà seguito la autopsia, un informatico per la duplicazione del materiale informatico, un tecnico per la ricostruzione dello stato dei luoghi.

Ha, inoltre, proceduto nell’immediatezza ad assumere sommarie informazioni dalle prime persone intervenute (in particolare, i soccorritori), i quali hanno parimenti dichiarato che l’indagato aveva ammesso la propria responsabilità alla loro presenza.

In applicazione della “Carta dei servizi contro la violenza di genere e domestica” della Procura di Trani, si è attivata immediatamente la rete regionale dei servizi per i minori, con l’intervento del Centro di cura del Trauma, per l’assistenza dei minori.

In ragione della necessità di far partecipare al procedimento -quali persone offese- i figli minorenni, il Pubblico Ministero ha, altresì, avviato l’iter occorrente per la nomina del curatore, dopo la quale sarà possibile notificare gli avvisi di accertamento tecnico irripetibile per effettuare l’autopsia. 

Oggi, giovedì 30 novembre 2023, alle ore 15.00 presso la Casa Circondariale di Trani è previsto l’interrogatorio di garanzia all’esito del quale il G.I.P. del Tribunale di Trani valuterà la richiesta di convalida e di adozione di misura cautelare presentata dal Pubblico Ministero.

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