L’autore, blogger, fine gastronomo, penna competente e ironica, che ha già al suo attivo alcune apprezzate pubblicazioni (trilogia Cremolate Tremolanti, Imeneo, Lettere a Malena e Pasticceria) si ripropone al pubblico con “Coquina-morte accidentale di un imperatore” che sarà in libreria nei prossimi giorni.
Con questo ulteriore lavoro che Pinuccio Pomo definisce ironicamente tometto, ci si immerge piacevolmente e non senza un certo interesse, in un’era, quella medievale, di cui abbiamo notevoli testimonianze nel nostro territorio.
Il protagonista della vicenda è un imperatore di cui non viene mai fatto il nome ma che è perfettamente riconoscibile in Federico II di Svevia, e di cui si narrano e/o se volete, si immaginano i suoi ultimi giorni di vita a Castel Fiorentino in Puglia.
La ricchezza delle immagini contenute nella narrazione e l’accuratezza dei paesaggi e ambienti così descritti fanno di questo tometto una piacevolissima lettura che arricchisce anche l’idea di quel mondo, portandoci spesso non tanto lontano dalla realtà storica.
In esso si sviluppa una narrazione, mai noiosa, in cui la memoria dell’Imperatore ripercorre a ritroso le immagini e i momenti drammatici, eroici e malinconici della sua esistenza. Si aprono poi squarci intriganti sull’arte culinaria regale dell’epoca con tutte le sue esagerate e complicate preparazioni, spesso improponibili ai giorni nostri.
Una opportuna guida lessicale aiuta il lettore a districarsi nella descrizione delle pietanze e nelle ormai remote espressioni. Una lettura da non perdere, quindi, pubblicata da SEAK Editrice di Andria che troveremo presto nelle librerie cittadine.
