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giovedì, 12 Dicembre 2024
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Terzo mandato anche ai sindaci dei Comuni con più di 15mila abitanti, Bruno: “Sovrana la scelta dei cittadini”

Sul tema, il sindaco di Andria Giovanna Bruno, in qualità di Presidente ALI Puglia e vicepresidente ANCI Puglia, punta l’attenzione sul consenso libero dei cittadini, la cui scelta resta sovrana

Estensione del terzo mandato anche ai sindaci dei Comuni con più di 15mila abitanti: il Decreto Legge, approvato di recente dal Governo, tocca la metà dei comuni che fanno parte della Provincia di Barletta Andria Trani (che hanno popolazione tra i 5mila ed i 15mila abitanti), ad esclusione dei tre capoluoghi, Bisceglie e Canosa di Puglia.

Sul tema, il sindaco di Andria Giovanna Bruno, in qualità di Presidente ALI Puglia e vicepresidente ANCI Puglia, punta l’attenzione sul consenso libero dei cittadini, la cui scelta resta sovrana.

«Non si comprende perché l’intero impianto costituzionale debba piegarsi a logiche differenti da quella del consenso – commenta l’avvocato Bruno – Se un sindaco è bravo e lavora bene, saranno gli elettori a decretarlo nelle urne. E questo una o più volte. Il principio vale dappertutto, non solo per i comuni fino a 5mila abitanti (senza più limiti di mandato) e per i comuni fino a 15mila abitanti (che si vedono estendere il limite a 3 mandati): il principio democratico non varia in base al numero degli abitanti.

Stiamo portando avanti questa discussione da tempo, unitamente ad ANCI e ad ALI. Tanto più che alla luce delle ultime decisioni del governo centrale, sarebbero poco più di 700 i comuni superiori a 15mila abitanti che resterebbero fuori da questa ipotesi.

Come si giustifica ancora non è dato capirlo, perché non c’è giustificazione alcuna. Questa è la verità. Quindi insistiamo da più parti affinché ci sia almeno un trattamento unitario, un allineamento nelle decisioni che si stanno prendendo. Per nessuna altra carica sono previsti limiti temporali, per i sindaci si; per alcuni sindaci soltanto.

Poco più di 700 sui circa 8000 comuni italiani. A Roma arrancano tra rimpalli, bracci di ferro e calcoli di convenienza, nonostante questa prima apertura sia stata fatta, importante.

Se un sindaco uscente si misura ancora con l’esercizio della democrazia, unica figura apicale direttamente eletta senza il privilegio di essere parte di liste bloccate o sistemi imposti, è giusto che questo esercizio non abbia limiti temporali, come d’altra parte accade un po’ in quasi tutta Europa, da sempre».

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