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giovedì, 2 Maggio 2024
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Bit: la regione Puglia si proclama soddisfatta. La Bat cresce, anche se poco. Eppure i dubbi restano.

Si è tenuta in questi giorni, nella bellissima sede della Fiera Rho a Milano, la 44^ edizione della BIT, la Borsa Internazionale del Turismo.

Tantissimi gli espositori, italianoi e stranieri, che vi hanno partecipato, tantissimi sono stati anche i partecipanti, tra curiosi e e operatori del settore turistico, leva trainante dell’economia italiana, ed in ripresa rispetto al crollo determinato dal periodo pandemico attraversato.

La regione Puglia, da quanto si apprende dai mezzi di comunicazione istituzionali, si autoproclama sul podio in merito ad attravità sia per le attività svolte durante la stessa Bit che in termini di crescita turistica nell’anno 2023.

Andando per ordine, così come si apprende dalla pagina ufficiale dell’assessore regionale al ramo, dr. Gianfranco Lopane, le attività messe in campo complessivamente in queste tre gionate, dal 4 al 6 febbraio, nell’area fieristica della regione Puglia sono: 45 postazioni dedicate agli operatori turistici in cui oltre 60 aziende, anche in forma aggregata, hanno avuto l’opportunità di tenere circa 1.300 incontri commerciali in tre giorni di fiera, oltre i 1.000 previsti. Circa 3.000 fra depliant e mini guide in italiano e inglese distribuiti in fiera, ai quali si è aggiunto il materiale promozionale delle aziende private, con circa 2.000 persone che si sono fermate al desk di accoglienza. Sono stati ben 108 quest’anno i Comuni pugliesi (il doppio rispetto allo scorso anno) che, con i sindaci, le amministrazioni e i privati, hanno animato lo spazio conferenze istituzionali dove si sono svolte 70 presentazioni di nuovi progetti turistici e culturali delle nostre città. Nell’area immersiva dello stand hanno volato virtualmente, grazie ai visori, circa 1.100 persone per una esperienza mozzafiato in mongolfiera sui cieli della Terra delle Gravine, sorvolando Laterza, Ginosa, Castellaneta e Palagianello. Nell’area Foodies, oltre 1.000 mini porzioni di tipicità pugliesi degustate da operatori, buyer, stampa e ospiti prenotati.

Per quanto riguarda invece i dati dei flussi relativi all’anno 2023, annunciati in fiera e riportati sul sito ufficiale della regione-sezione turismo, i numeri, molto incoraggianti ed entusiasmanti, sono: 16,4MILIONI di presenze nel 2023; crescita del turismo internazionale del +22% per gli arrivi e del +16% per le presenze; bilancio turistico complessivo di fine anno si attesta al +8% degli arrivi e il +4% delle presenze; l’internazionalizzazione degli arrivi (la quota di stranieri sul totale) passa dal 29% al 34% nell’arco di un anno e nonostante l’andamento del turismo nazionale sia rimasto pressoché stazionario (+2% gli arrivi e -1% le presenze); Positivo il trend estivo: +3% gli arrivi e +0,5% le presenze da giugno a settembre 2023 rispetto al 2022; L’incremento dell’incoming da ottobre a dicembre e’ del +10% e del +5% per i pernottamenti/presenze.

Nel dettaglio del grafico di seguito riportato si può ben notare come tutta la regione, e tutte le province abbiamo visto nel 2023 un anno di crescita rispetto al 2022. Se si guarda invece il confronto con il periodo pre-pandemico, ovvero al 2019, si nota che non tutte le province registrano una crescita, bensì una flessione, come si riscontra per le province di Foggia e Taranto.

Anche la Bat vede aumentare i flussi turistici sia rispetto al 2022 che al 2019.

Nonostante tutto la media regionale sembra sia aumentata nel 2023 anche rispetto all’anno 2019.

Un dato più che confortante. Eppure qualcosa non quadra: ad ottobre 2023, sul palco di un’altra importante fiera nazionale dedicata al settore turistico, il TTG di Rimini, il presidente di Federalberghi Puglia, dr. Francesco Caizzi, dichiarava: “L’estate 2023 in Puglia non è andata bene. I vertici del turismo regionale hanno compiuto la loro buona azione di propaganda, ma solo propaganda, come avviene purtroppo da qualche anno”. In una nota ufficiale Federalberghi dichiarava: ” – 3milioni e 300mila arrivi totali (+5,5% sul 2022) e 12milioni e 700mila presenze (+3% sul 2022). I dati provvisori – veniva sempre rilevato da Federalberghi ad ottobre 2023 – riguardavano il periodo gennaio/agosto e coprono l’85% dei posti letto regionali, mentre nel 2022 fu scelto il periodo giugno/agosto, forse perché più favorevole allora e un po’ meno oggi”.
    Caizzi poi concludeva: “Con 800 chilometri di coste è certamente il mare che traina il turismo pugliese e quest’anno apprendiamo che il mercato italiano ha preferito altre destinazioni a noi.
    Non si può acriticamente festeggiare un +5,5% di arrivi senza analizzare una situazione che, seppur salvata statisticamente dal turismo straniero e di fascia alta, ha messo in seria difficoltà le aziende ricettive di fascia medio bassa che sono arrivate a registrare anche un calo del 20% con valori mensile di -4, -5%”.
    “La Regione – aggiungeva nella dichiarazione il presidente Federalberghi Puglia – da sette anni ha ridotto le politiche turistiche a semplici provvedimenti centralizzati. Le associazioni di categoria sono state poco coinvolte, la promozione viene decisa centralmente da Pugliapromozione. Noi operatori del turismo ricettivo non possiamo essere ignorati dalle istituzioni. La Puglia ha urgente bisogno di un’agenda che comprenda azioni e interventi su: riqualificazione dei prodotti turistici, destagionalizzazione dei flussi, overtourism per evitare sovraffollamento e disagi delle destinazioni turistiche, politiche attive per l’occupazione per garantire lavoro stabile che vada oltre i tre mesi l’anno, formazione professionale, coordinamento tra Comuni e assessorati regionali di competenza sulle politiche della mobilità, dell’igiene e della sanità pubbliche”.

Lasciamo a voi operatori le conclusioni, certi del fatto che la Bit sia diventata sempre più una fiera commerciale e di rappresentanza, soprattutto per le pubbliche istituzioni. Con questo nessuno vuole negare il lavoro svolto dalla regione, nè la forza che ancora oggi il brand PUGLIA ricopre a livello internazionale, ma così come Caizzi, ad ottobre 2023, segnalava la difficoltà di alcuni imprenditori del settore aberghiero, anche altri operatori del settore turistico, che nel periodo pre-pandemico hanno lavorato tantissimo con gli italiani, sono andati in sofferenza avvertendo un calo.

Quindi sì, i turisti stranieri sono aumentati, e questo è un ottimo risultato perchè sono il target più disposto a spendere durante le proprie vacanze. Sembrerebbero invece in calo gli italiani che hanno scelto la Puglia come meta turistica, stesso trend registrato per il turismo regionale interno.

Pertanto ci si chiede: quanto nel frattempo si è fatto, a livello di politiche regionali (e di conseguenza locali), per formare, preparare e quindi predisporre tutti gli operatori del settore turistico ad accogliere un pubblico straniero?

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