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lunedì, 11 Novembre 2024
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Il Comune di Margherita in prima fila alla manifestazione di Napoli contro l’Autonomia Differenziata

A sfilare con la fascia tricolore, su delega del Sindaco Avv. Bernardo Lodispoto, è stato l’assessore Savino Tesoro, titolare delle deleghe al personale, polizia locale

Anche il Comune di Margherita di Savoia era presente e in prima fila a Napoli dove oltre cinquemila persone fra amministratori pubblici, sigle sindacali, movimenti studenteschi, associazioni e semplici cittadini hanno sfilato per le vie del centro per dire NO alla riforma dell’autonomia differenziata.

A sfilare con la fascia tricolore, su delega del Sindaco Avv. Bernardo Lodispoto, è stato l’assessore Savino Tesoro, titolare delle deleghe al personale, polizia locale, politiche comunitarie, cooperazione e partenariato, politiche giovanili e politiche del lavoro.

Erano in piazza delegazioni provenienti da numerose regioni d’Italia – non solo del Mezzogiorno – per chiedere lo stop al provvedimento in nome dell’unità nazionale e della parità di diritti per tutti i cittadini, a cominciare da tematiche non negoziabili come istruzione e sanità. Nel corso della manifestazione è stato letto un messaggio inviato dal presidente dell’Anci, Antonio Decaro.

«La nostra amministrazione comunale – dichiara il Sindaco Lodispoto – ha voluto riaffermare con fermezza, attraverso la partecipazione dell’assessore Savino Tesoro, il proprio parere totalmente negativo riguardo una riforma pericolosa come l’autonomia differenziata che rischia di spaccare l’Italia e di causare ancora ulteriori danni al Sud e alle comunità del Meridione.

Dobbiamo mobilitarci affinché questa proposta di legge venga ritirata poiché, in caso di approvazione, accentuerà le differenze a vantaggio delle regioni del Nord violando il principio sancito dal secondo comma dell’art. 3 della Costituzione che recita testualmente: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. L’autonomia differenziata invece fa esattamente il contrario».

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