“Non si è trattato di una bravata, ma sicuramente c’è la mano di uno squlibrato che presto sarà individuato”. A riferirlo è stato il sindaco Amedeo Bottaro in quanto all’interno dello zaino rinvenuto in stazione c’erano dei cavi attorcigliati, un telefono e delle boccettine contenenti liquido che in queste ore viene analizzato all’istituto zooprofilattico di Foggia.
Un falso ordigno dunque costruito per creare allarme e panico e che ha spinto il sindaco a dichiarare che “questa vicenda l’archivierò tra le più difficili della mia seconda legislatura”.
Senza dimenticare il Covid, una emergenza che ha permesso di adottare le giuste precauzioni portate in campo anche in questa vicenda di allarme bomba
Su fronte indagini, la DDA di Bari ha aperto un fascicolo d’inchiesta per terrorismo contro ignoti per fare chiarezza sull’allarme bomba scattato ieri mattina nelle stazioni di Trani, Barletta e Bari Palese.
A Trani il sindaco Amedeo Bottaro ha disposto anche la chiusura delle scuole per poi riaprirle nel pomeriggio a verifiche effettuate.
Bloccata anche la circolazione ferroviaria anch’essa ripristinata.
L’ipotesi è di terrorismo in quanto nella stazione di Trani è stato rinvenuto un beauty con all’interno dei cavi, un telefonino e alcuni flaconi contenenti del liquido sequestrato e inviato a Foggia per essere analizzato all’Istituto Zooprofilattico di Foggia.
A procurare l’allarme ieri mattina verso le 6 sono stati due biglietti minatori affissi sui muri della stazione di Trani. Un messaggio simile è stato rinvenuto anche nelle stazioni di Barletta e Palese.
Le indagini di Polizia e Vigili del fuoco sono coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Bari
