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venerdì, 3 Maggio 2024
HomePoliticaAndria (e il suo ospedale) “retrocessa a tavolino”

Andria (e il suo ospedale) “retrocessa a tavolino”

La nota è a firma dei Consiglieri comunali di Andria, Nicola Civita, Doriana Faraone e Pietro Di Pilato

“Purtroppo non ci meraviglia la retrocessione del nuovo ospedale di Andria. Inascoltati, insieme ad una associazione locale, lo andavamo ripetutamente dicendo da tempo, che non era per nulla chiaro il motivo per il quale questa opera non partiva dopo anni e, per questo, siamo stati ripetutamente scherniti da chi diffondeva certezze ed oggi esibisce volti che esprimono meraviglia e stupore per l’accaduto” – la nota è a firma dei Consiglieri comunali di Andria, Nicola Civita, Doriana Faraone e Pietro Di Pilato.

“La notizia della “retrocessione a tavolino” è emersa grazie ad un documento dei vertici della burocrazia regionale, ma non è stata loro la decisione, non era nelle loro facoltà.

I mandanti non possono che essere i vertici politici regionali che sono venuti anche nella nostra città, a casa nostra, in questi anni a prenderci in giro, parlando di II livello, di piccolo policlinico. Costoro, dopo anni di chiacchiere, non hanno avuto il coraggio di mettere la propria faccia per ammettere, finalmente, la verità.

Alcune “verità”, circa il nostro nuovo ospedale, già erano emerse nel tempo non per opera dei rappresentanti politici della nostra provincia, sempre stranamente “distratti”, ma solo grazie alla perseveranza, che va riconosciuta per onestà intellettuale, di un consigliere regionale addirittura brindisino, Amati.

E dopo la scoperta del “declassamento”, quali sono state le reazioni?

Fateci caso! Prima hanno cercato tutte le scuse possibili, citando leggi, articoli e commi, per giustificare questa retrocessione della città di Andria e poi, nel giro di qualche ora, quando hanno compreso che non bastava, hanno cambiato versione affermando che è tutto a posto, che c’è stato solo un “disguido”. In 48 ore abbiamo ascoltato versioni diverse. Un vero affronto all’intelligenza degli andriesi.

E dopo tutto questo mare di rassicurazioni?

E’ rimasto tutto come prima dello “retrocessione”! Hanno ripreso a fare le solite riunioni e le solite promesse, quelle che si fanno ormai da anni. Prossimamente ci sarà un nuovo consiglio comunale monotematico ad Andria, molto tardivo, dove ascolteremo ancora le stesse storie, unica novità l’ipotesi di collegare anche via ferrovia tramite Ferrotramviaria il nuovo ospedale, anche questa una nostra vecchia proposta, ma la conclusione è che l’ospedale di Barletta continua ad essere potenziato ed a Bisceglie, dove esiste già un ospedale di base, si continua con la costruzione di un ulteriore nuovo ospedale denominato “nord-barese” di 1° Livello.

Dal nostro Bonomo, invece, si continua a “portare via”. E per il nuovo ospedale provinciale di 2° livello da 400 posti letto con polo universitario di Andria?

Continuerà la solita rappresentazione teatrale. Ecco il riepilogo delle puntate precedenti: niente polo universitario, poi niente 2° livello ma solo 1°, poi forse nuovamente 2° ma senza strade di accesso, poi sicuramente 2° senza polo universitario ma con strade di accesso e collegamento ferroviario. Siamo in attesa della prossima puntata. Si può trattare così la salute dei cittadini?

Noi, che non abbiamo mai risparmiato nessuno con le nostre critiche, senza fare sconti, poiché non esiste un doppio concetto di chiarezza, una per gli altri ed un altro, di comodo, per noi stessi, riteniamo che alla luce del trattamento subito dai nostri concittadini ed anche delle ormai chilometriche liste di attesa per un esame o una visita,  a partire dal consigliere regionale andriese, al Sindaco ed ovviamente anche noi si dovrebbe tutti manifestare il massimo disappunto per quanto accaduto, dimettendoci tutti.

I cittadini devono vedere che si fanno scelte chiare e si prendono posizioni nette.

Il proprio futuro politico o il nuovo ospedale di II livello di Andria?

I cittadini o il proprio partito/coalizione?

Estrema opzione che i cittadini, stanchi di essere presi in giro possano, a tutte le prossime elezioni puniscano politicamente tutte le future candidature di coloro che hanno partecipato, a qualsiasi titolo e livello, a questa farsa. Così, forse, si potrà riottenere quanto la città merita di avere, facendo leva sul più grande timore dei politici, quello di non essere eletti.

Noi continueremo a batterci per il nuovo ospedale provinciale di II Livello con 400 posti letto e polo universitario, con accesso stradale e collegamento ferroviario dedicato in Contrada Macchia di Rose, ad Andria” – concludono i consiglieri comunali andriesi Civita, Faraone e Di Pilato.

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