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lunedì, 29 Aprile 2024
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Andria – “Restare, Lasciare, Tornare: il protagonismo giovanile come argine all’emigrazione?”: l’iniziativa

L’iniziativa, organizzata da Gioventù Nazionale Andria e Provincia -movimento giovanile di Fratelli d’Italia- ha voluto analizzare da varie angolazioni il tema dell’emigrazione giovanile, in maniera dinamica

Si è tenuto negli scorsi giorni l’incontro dal titolo “Restare, Lasciare, Tornare: il protagonismo giovanile come argine all’emigrazione?”.

L’iniziativa, organizzata da Gioventù Nazionale Andria e Provincia -movimento giovanile di Fratelli d’Italia- ha voluto analizzare da varie angolazioni il tema dell’emigrazione giovanile, in maniera dinamica.

Tre differenti sensibilità e prospettive -incarnate da altrettanti tre ‘giovani’ ospiti- si sono intrecciate in un autentico confronto generazionale.

Da un lato, infatti, la posizione di chi ha puntato sul restare e investire il proprio futuro nella sua terra d’origine; dall’altro, il punto di vista di chi -con desiderio e convinzione- ha, invece, deciso di lasciare Andria per cercare realizzazione altrove.

Infine, la ricerca di una terza via, quella del ritorno: è realmente possibile ricondurre all’origine le esperienze attinte altrove? Uno sguardo sul tema è stato offerto altresì da Nicola D’Ambrosio, presidente nazionale di Azione Universitaria.

Occasione utile, anche per raccontare le proposte e le battaglie condotte a livello nazionale negli ultimi anni, tra cui quella storica per il voto-fuorisede, finalmente realtà in vista delle imminenti elezioni Europee.

«Il domani appartiene certamente a noi, ma appartiene altresì al futuro delle nostre città», commenta a margine Riccardo Alicino, Presidente Provinciale di Gioventù Nazionale.

«Appartiene a noi nel momento in cui riusciamo a restituire continuità a una storia nella quale si sono compiute le sorti dei nostri padri. Al di là dei percorsi differenti, abbiamo voluto lanciare un monito: mettiamo da parte il grigiore e l’indifferenza che spesso avvolge la nostra generazione, talvolta -paradossalmente- proprio quella fetta che decide di “restare”, contagiamo gli altri con la nostra sensibilità, elaborando progetti e sperimentando idee; se non manteniamo noi la vitalità dei nostri territori con l’effervescenza dei vent’anni, chi lo farà? Grazie, dunque, a Nicola D’Ambrosio e a Tommaso, Beatrice e Annalisa per aver contribuito, con le loro esperienze di vita, a costruire un proficuo confronto generazionale, riflettendo parallelamente sullo stato dei nostri territori e avanzando potenziali proposte e suggerimenti. E grazie ai tanti ragazzi presenti nonostante la giornata festiva!».

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