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domenica, 16 Giugno 2024
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Tamponi rapidi nelle scuole, l’esempio di un istituto di Corato

E’ l’iniziativa del dirigente scolastico dell’IISS “Oriani-Tandoi” di Corato, Angela Adduci, che ha così deciso di mettere in pratica ciò che la UIL Scuola richiede da un anno, ovvero i presidi sanitari nelle scuole.

Tamponi rapidi per alunni e personale scolastico da ripetere periodicamente per mettere in sicurezza la scuola.

E’ l’iniziativa del dirigente scolastico dell’IISS “Oriani-Tandoi” di Corato, Angela Adduci, che ha così deciso di mettere in pratica ciò che la UIL Scuola richiede da un anno, ovvero i presidi sanitari nelle scuole.


“La delibera emanata dalla Giunta Regionale, il 2 febbraio scorso, con cui venivano (sulla carta) istituiti 355 presidi con altrettanti operatori sanitari, che avrebbero dovuto occuparsi di screening mediante la somministrazione periodica di tamponi rapidi, non vedono la luce – spiega Gianni Verga, segretario generale della UIL Scuola Puglia -.

È ora che la politica tragga spunto ed esempio dall’IISS “Oriani-Tandoi” di Corato e si interroghi sui notevoli ritardi dell’azione e dei tagli, perpetrati negli anni, al sistema sanitario regionale.

Soltanto con queste buone pratiche si potrà consentire il rientro in sicurezza degli alunni e del personale scolastico, unitamente al rispetto del distanziamento, che con gli organici ad oggi autorizzati dal Ministero, sarà pressoché impossibile garantire per il prossimo anno scolastico”.


La dirigente scolastica, facendo ricorso ai fondi del Decreto Sostegni, in convenzione con un laboratorio di analisi, ha concordato costi compatibili con le risorse disponibili nel bilancio della scuola.


“E’ una pratica di buona amministrazione, oggi più che mai, indispensabile per contribuire a rendere le scuole sicure, non può che fare onore all’intero sistema scolastico pugliese – continua Verga -.

L’esperienza dovrebbe insegnare, ma non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. Il nuovo anno scolastico è ormai alle porte e i problemi sono quelli di sempre. La scelta da parte dei genitori, come accade soltanto in Puglia, non è la soluzione per contrastare i contagi come qualcuno vuol far credere”.

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