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domenica, 16 Giugno 2024
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Dati e privacy sui social, ecco come proteggersi

Ormai i social network fanno parte della nostra quotidianità e la crescita è stata esponenziale

Un tempo i social media rappresentavano solo una nicchia di internet. Le prime generazioni entrate in contatto con i social network credevano che siti come MySpace o Netlog fossero una moda, una fase che sarebbe scomparsa una volta passata la novità. Facciamo un salto in avanti di poco più di 15 anni e oggi ci ritroviamo in un mondo dove esistono 4,6 miliardi di utenti social in tutto il pianeta.

Ormai i social network fanno parte della nostra quotidianità e la crescita è stata esponenziale: basta pensare che nel 2012 esistevano solo 1,5 miliardi di utenti social (in pratica in circa 10 anni questo numero si è triplicato). Infatti, dati alla mano, al giorno d’oggi ognuno di noi spende in media 2 ore e 27 minuti sui social ogni giorno.

Di certo c’è che ogni generazione sceglie le piattaforme di social media in base alle proprie esigenze e preferenze, ma alla fine ci si ritrova tutti a usare gli stessi mezzi per comunicare. Proprio per questo motivo, bisogna fare molta attenzione alle truffe sui social, così come a proteggere i dati personali dei propri account sui social network.

Proteggere la privacy dei propri account social

Gli account pubblici possono essere visualizzati da tutti. A seconda del sito, un utente potrebbe non aver nemmeno bisogno di un account per visualizzare post e commenti fatti da qualcuno. Provare per credere: basta farsi un giro sui social principali, da Facebook a Instagram e anche TikTok, e in molti casi si troveranno profili pubblici dove chiunque può vedere qualsiasi cosa.

Se poi si possiede un account, le persone possono vedere ancora maggiori informazioni sugli altri account presenti sul social. E se viene accettata una richiesta di amicizia o un follow, il numero di informazioni aumenta ancora. Perciò la prima cosa da fare per proteggere i dati del proprio account social è cambiare le impostazioni privacy degli account per decidere cosa mostrare e a chi mostrarlo.

Preferire password complesse e l’autenticazione a due fattori 

Quando si tratta di sicurezza dei dati, il nostro più grande alleato è sicuramente avere una password a prova di hacker. Eppure, quando si parla di password, spesso molte persone si ritrovano a usare password molto facili da indovinare: dai soliti “qwerty123” fino a “password”, oppure nomi di animali, la propria data del compleanno o il nome della squadra di calcio preferita.

Fortunatamente al giorno d’oggi quasi tutti i servizi impiegano un tool automatico per controllare la sicurezza della password inserita quando deve essere scelta la prima volta. Ricordatevi che deve essere lunga minimo 12 caratteri, avere almeno un carattere maiuscolo, contenere dei numeri e anche almeno un carattere speciale.

Evitate sempre di usare la stessa password per più account diversi (se viene compromessa una, rischiate poi di perdere l’accesso anche ad altri account dove usata la stessa password). Inoltre, se possibile, attivate l’autenticazione a due fattori per aumentare il livello di sicurezza: con questa funzione, per accedere ai vostri account dovrete confermare l’accesso usando un altro dispositivo, come il vostro telefono.

Fare sempre attenzione a come si interagisce sui social

Quando si parla di social network, ognuno di noi finisce con l’usare le piattaforme in modo diverso. Influisce molto l’età digitale e le competenze digitali che ognuno di noi possiede: spesso si può calcolare l’età digitale con un test, ma capire quali competenze digitali si hanno diventa più difficile. Non si parla solamente di conoscenze sul come usare un computer e i vari software, ma proprio nel modo di approcciarsi a Internet e i servizi in rete.

Da come si usano i social fino agli acquisti online, dalla capacità di identificare siti affidabili da quelli malevoli e molto altro. Di base, nella maggior parte dei casi usare sempre un pizzico di buonsenso può sempre aiutare. Per esempio, quando usate i social network non accettate richieste di amicizia da persone sconosciute, né tantomeno parlate con queste persone in chat o cliccate su link inviati in tali chat (perché possono nascondere malware o aprire pagine di siti internet compromessi).

Inoltre, non condividete mai foto personali o altri dati sensibili con altre persone, nemmeno all’interno di chat private: quei dati rischiano di essere usati contro di voi oppure rivenduti al migliore offerente. Attenzione anche a condividere messaggi e post già condivisi molte volte: spesso si tratta di Catene di Sant’Antonio oppure di fake news vere e proprie, create solo per catturare l’attenzione e avere una ricondivisione (controllate quindi sempre la fonte della notizia su Internet).

Ultima cosa, che spesso sfugge a molti utenti, è l’eliminazione del proprio account: se non utilizzate più un account social, chiudetelo. Lasciare sempre aperto un account social significa avere una marea di informazioni, dati e foto della propria vita disponibili per sempre in rete, che i malintenzionati potrebbero raccogliere e usare per cercare di hackerare i vostri account abbandonati (o usare per fare un furto di identità).
E se perdete accesso a un vostro account social, il problema non si risolverà probabilmente mai: grossi social network, come Facebook e Instagram, non dispongono di un servizio clienti per gli utenti privati. Ciò significa che chiunque ottenga accesso al vostro account, lo potrà usare come vuole e nessuno potrà mai fermarlo: potreste tentare la fortuna con una denuncia alla Polizia Postale, ma raramente si riesce a ottenere la chiusura, né tantomeno trovare il colpevole del furto.

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