I lavori cominciarono nel febbraio 2019 e anche a causa del primo lockdown sono stati inevitabilmente sospesi, ma ieri sera il sindaco Cannito, nel corso di una conferenza stampa, ha voluto precisare, insieme all’assessore ai lavori pubblici Gennaro Calabrese, alcuni aspetti in merito allo stato dell’arte e dunque le ulteriori ragioni dello stop dei lavori medesimi per la soppressione dei passaggi a livello di via Andria e di via Vittorio Veneto. Pertanto il primo cittadino ha affermato, divulgando altresì una nota stampa, che:
“I lavori sono interrotti quando Aquedotto Pugliese si è reso conto che il progetto autorizzato da AQP stesso, e in parte già realizzato, non avrebbe consentito la regolare erogazione dell’acqua nella zona a ridosso dell’intervento, ricompresa fra via Zanardelli, via Cesare Beccaria, via Rosmini e via Romagnosi.”
Alla luce di questo, AQP ha proposto a Italfer un nuovo progetto che dovrà essere autorizzato.
L’ipotesi al vaglio del tavolo di lavoro è che AQP, previa presentazione di un progetto e del rispettivo preventivo che RFI dovrà approvare, si occupi della realizzazione di una bretella lungo via Beccaria e via Zanardelli che consentirà la regolare fornitura idrica.
Analogo incontro è previsto tra Italfer e l’impresa Doronzo, appaltatrice per RFI dei lavori di soppressione dei passaggi a livello, per contrattualizzare la realizzazione di un attraversamento della linea di Ferrotramviaria funzionale alla realizzazione della suddetta bretella.
Venerdì 22 gennaio è inoltre prevista una riunione tra gli enti coinvolti (Aqp, RFI, Italfer, Ferrotranviaria) e la succitata impresa appaltatrice nel quale tutto quanto sarà stabilito così da poter rimettere in opera il cantiere.
“L’Amministrazione comunale intende rassicurare i cittadini della costante attenzione all’andamento dei lavori per la soppressione dei passaggi a livello”, hanno aggiunto il primo cittadino e l’assessore Calabrese.
“Infatti più volte – hanno evidenziato – si è fatta promotrice di conferenze di servizi e incontri fra gli attori principali di questa opera che è strategica per il futuro della città e del territorio provinciale per sollecitarne il compimento nei tempi previsti”.
“Non passerà giorno – hanno concluso Cannito e Calabrese – che non solleciteremo celerità ed efficacia per arrivare a raggiungere l’obiettivo di liberare la città da quelle barriere che a lungo ne hanno compromesso la qualità della vita, dell’ambiente, del traffico e dello sviluppo”.
Ai nostri microfoni, il sindaco ha riferito che la fine dei lavori è prevista per febbraio 2022.
INTERVENTO DEL SINDACO CANNITO
L’occasione è stata anche quella per anticipare l’eventuale realizzazione di altre opere pubbliche già in cantiere, di cui se ne discuterà in seguito, ma Cannito ha comunque precisato che:
“I soldi per le opere ci sono, si tratta di finanziamenti in parte statali, in parte regionali cofinanziati anche da risorse comunali, tenendo conto che il Covid, nonostante sia una tragedia, ha permesso che il cronoprogramma venisse stoppato, ovvero ogni cronoprogramma è collegato ad un finanziamento: se entro un determinato periodo l’opera non è terminata si perde il finanziamento; lo Stato dunque per via del Covid ha sorvolato su questo aspetto purché si facciano le opere.”
Restando in tema di opere pubbliche si è fatto cenno anche al restyling dello stadio Puttilli, dove, dopo l’abbattimento del muro di cinta di Via Vittorio Veneto nel giugno scorso, ieri sono state demolite le mura di via Dante Aligheri, consentendo il prosieguo dei lavori. Quella della riprogettazione dello stadio è una storia che risale all’ormai lontano 2011 quando ad agosto dello stesso anno avvenne la presentazione del progetto di adeguamento e potenziamento della medesima struttura da parte del CONI.
