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domenica, 10 Novembre 2024
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Barletta – L’ex Sindaco Cannito parla alla cittadinanza, c’è aria di ricandidatura

"Il mio è un progetto politico che non avrà né simboli né padroni, il civismo non è un fallimento, viene malttatrato a Barletta dove invece deve esserci, secondo alcuni, solo il PD"

Non le manda a dire l’ex Sindaco Cosimo Cannito il quale, ieri sera a Barletta, dopo poco più di un mese dalla mozione di sfiducia che ha segnato la fine della sua amministrazione, ha tenuto un incontro (nei giardini De Nittis, nei pressi della stazione ferroviaria) con la cittadinanza durante il quale l’ex primo cittadino ha spiegato con veemenza le motivazioni (già note) che hanno portato la città a non avere più una rappresentanza politica. 

“Ho lasciato un bilancio virtuoso e a fine novembre Barletta può vantare circa 38mila euro in attivo”. – ha subito affermato Cannito –

Lancio una sfida al consigliere regionale Filippo Caracciolo (ritenuto responsabile della sua caduta) smettila di essere consigliere regionale del PD e candidati come Sindaco di Barletta!“- ha poi esclamato l’ex primo cittadino tra gli applausi dei presenti – 

Il mio è un progetto politico che non avrà né simboli né padroni, il civismo non è un fallimento, viene maltrattato a Barletta dove invece deve esserci, secondo alcuni, solo il PD”– rimarca Cannito facendo nettamente presagire, nella prossima primavera, un suo ritorno in campo per riconquistare la carica di Sindaco.

“Sono a rischio i fondi del Pnrr e ricordo che il 18 dicembre ci saranno le elezioni provinciali e Barletta che in passato ha lottato per l’istituzione della provincia, non avrà una rappresentanza politica in quell’assise. Con milioni di finanziamenti Barletta resterà fuori. A tal proposito tutti tacciono – ha urlato il dottor Cannito – politici di ogni tipo così come i sindacati e le associazioni di categoria, solo per sete di potere Barletta è fuori dalla provincia. Ricordatevi di loro quando vi chiederanno il voto, cosa hanno fatto per Barletta?

Duri i toni verso “Cantiere Barletta” un gruppo politico composto da ex consiglieri comunali un tempo appartenenti alla sua maggioranza oggi invece vicini al consigliere regionale Caracciolo, stiamo parlando di: Giuseppe Dipaola, Luigi Dimonte, Ruggiero Dicorato, Pino Rizzi, Adelaide Spinazzola e Massimo Spinazzola. 

Perché hanno firmato quella mozione? Non c’è una spiegazione politica, avevano tutto (assessori e ogni altra forma di rappresentanza politica e istituzionale) – si è chiesto Cannito – 

“Poi mi rivolgo ad Antonello Damato “campione delle ambiguità politiche” tradisce al bisogno l’alleato di turno con false e pretestuose motivazioni. 

Giuseppe Bufo mi deve spiegare perché da uomo di sinistra, così come lui si dichiara, ora è vicino a Massimo Cassano, ex icona del centrodestra ed ex di tutto attualmente direttore dell’Arpal nonché ipotetico stratega della recente caduta del sindaco Melucci di Taranto

Sabino Dicataldo (ex presidente del consiglio comunale) che scriveva post denigratori contro di me accusando il suo portavoce di prendere iniziative senza il suo consenso. Mai più con il PD, disse Dicataldo, vedremo se lo indicheranno come candidato sindaco proprio del PD!

Giovanni Alfarano, lo spergiuro, ex consigliere regionale ed ex candidato sindaco di Barletta con il centrodestra nel 2013 e che oggi dichiara di essere di centrosinistra, il suo gruppo in consiglio mi ha sfiduciato per ben tre volte, quando mi giurò che mai lo avrebbe fatto. 

Carmine Doronzo (ex Consigliere comunale di “Coalizione Civica”) “artefice” della mozione di sfiducia verso il sottoscritto, ti chiedo se con i cosiddetti “filippiddi” vorresti allearti alle prossime elezioni?

E ancora, Francesco Boccia che difende Melucci ex sindaco di Taranto e non ha detto nulla su quanto accaduto a Barletta! Del resto stiamo parlano di vicissitudini analoghe. 

Una dirigente comunale, Santa Scommegna, era diventata capo del mio staff e invece mi ha tradito, mangiando con chi mi voleva vedere morto politicamente parlando. Ha fatto domanda di pensione e poi l’ha ritirata quando è arrivato l’attuale Commissario Alecci.” – ha infine chiosato il” Dottore”, così come ieri sera lo acclamavano i cittadini presenti – 

Questo è altro ancora nel lungo discorso dell’ex Sindaco, un susseguirsi di accuse a tratti condite da sarcasmo verso coloro i quali “avrebbe dato le chiavi di casa.”

“Barletta è un cantiere aperto, ma si tratta di opere necessarie– ha detto poi Cannito 

Tra i presenti anche il senatore forzista Dario Damiani, tra le ultime file si intravedevano gli ex consiglieri comunali del M5S (Giuseppe Basile e Maria Carone) verso i quali Cannito non si è pronunciato nonostante abbiamo dapprima appoggiato lo stesso Cannito nel consiglio comunale del 30 luglio scorso astenendosi dalla votazione per il rendiconto finanziario 2020 per poi sfiduciarlo il 13 ottobre.  Sempre tra la folla anche l’ex consigliere di “Coalizione Civica” Ruggiero Quarto. 

Cannito sembra voglia seriamente riprendersi il suo incarico di Sindaco, ce la farà?

DIRETTA BATMAGAZINE

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