E’ stata una cerimonia organizzata, all’insaputa dello studente, dall’Amministrazione Comunale di Spinazzola e dal Liceo Linguistico “E. Fermi” del comune murgiano. Ad occuparsi di non far trapelare nulla ci hanno pensato i suoi compagni di scuola che hanno gremito la Sala Innocenzo XII.
Egidio Fato, vincitore assoluto per la lingua Francese al Concorso Nazionale di Lingue Straniere di Roma, si è aggiudicato la Borsa di studio del valore di 2.000€ dedicata a Gennaro Trisorio Liuzzi, nato a Spinazzola, già sindaco di Bari negli anni ‘60, nonché primo Presidente della Regione Puglia dopo la sua istituzione.
Il premio in denaro, utile per proseguire un percorso formativo più adeguato alle proprie attitudini, magari proprio nella capitale francese, è stato consegnato dal Sindaco di Spinazzola Michele Patruno in rappresentanza della famiglia.
“Non è il successo della singola individualità ma di tutto il sistema scuola della nostra città. – ha detto il Sindaco – Quello di Spinazzola è un modello di scuola d’eccellenza, un sistema che funziona e che non ha nulla di invidiare ad altre realtà più blasonate, capace di individuare il talento, sostenerlo e porre le condizioni migliori perché questo si esprima al meglio”.
Nel corso della cerimonia la comunità scolastica ha voluto far sentire il proprio apprezzamento per
l’importante obiettivo raggiunto con impegno e dedizione. Oltre al premio in denaro offerto dalla famiglia Trisorio Liuzzi, la DS del Liceo Fermi Nadia Landolfi, ha consegnato allo studente meritevole un buono per un soggiorno a Parigi e una ulteriore borsa di studi di 400€ offerti dall’azienda Net Services & Solutions, dall’associazione culturale “Radici” e dal personale docente e ATA dell’Istituto murgiano.
Significativo e ricco di aneddoti personali l’intervento della docente Maria Pina Bevilacqua, cosi come quando ha ricordato l’episodio in cui, nei primi giorni di scuola, Egidio le chiese “Prof, ma lei lo mette il 10?”. “Certo, solo alla perfezione” le rispose l’insegnante.
Lo studente replicò “Ci riuscirò!”.
