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domenica, 28 Aprile 2024
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Andria – Approvato il nuovo dimensionamento scolastico per l’anno 2024-2025: vane le proteste di stamane

Saranno 9 gli istituti comprensivi nella Città di Andria, garantendo continuità didattica e territoriale in tutti i quartieri. Alla decisione si è giunti dopo aver avuto contezza dettagliata delle linee della Regione Puglia in materia

Nonostante il sit-in di protesta dei genitori degli alunni delle scolaresche andriesi, andato in scena stamane, martedì 26 settembre 2023, davanti a Palazzo di Città, con l’obiettivo di scoraggiare l’amministrazione Bruno dalla decisione di dimensionare alcune scuole cittadine, la Giunta comunale di Andria ha deliberato all’unanimità sul nuovo dimensionamento scolastico per l’anno 2024/2025.

Saranno 9 gli istituti comprensivi nella Città di Andria, garantendo continuità didattica e territoriale in tutti i quartieri. Alla decisione si è giunti dopo aver avuto contezza dettagliata delle linee della Regione Puglia in materia, pubblicate lo scorso 8 agosto.

Già da marzo 2023 sono stati condotti incontri e confronti tecnici sulla problematica, proprio per consentire di fare scelte il più possibile condivise.

Come condivisa, a larga maggioranza, risulta essere la proposta confluita in delibera, che dà una prospettiva di media-lunga durata al piano.

L’amministrazione ha scelto di decidere, -precisa il Sindaco- dopo anni in cui sull’argomento si è solo operata la politica del rimando. Ci siamo assunti la responsabilità, anteponendo lo sguardo d’insieme sulla Città e le sue prospettive di miglioramento dell’offerta formativa, con eguali opportunità per tutti.

Abbiamo puntato a salvaguardare i posti di lavoro di tutto il personale scolastico, che non è fatto solo di dirigenti e docenti.

La proposta, pubblicata, sarà oggetto di osservazioni da parte dei singoli consigli di istituto che su piattaforma regionale esprimeranno la loro indicazione. Poi sarà la regione entro il 30 novembre a pronunciarsi”.

L’assessore alla persona Dora Conversano, in capo a cui vi è la delega alla pubblica istruzione, spiega: “In Città si passerà da 10 istituzioni scolastiche a 9 istituti comprensivi, in linea con i criteri regionali; il tasso di denatalità nazionale, regionale e locale è preoccupante al punto da temere nel prossimo futuro ulteriori riduzioni imposte.

Per questo abbiamo scelto di mettere in sicurezza il sistema scolastico cittadino creando tutti istituti comprensivi, destinati nel tempo a consolidarsi; in particolare, ad alcuni già esistenti e collaudati negli anni, ne abbiamo aggiunti 3 completamente nuovi di cui uno dovrà andare a regime con la formazione di classi di scuola secondaria di primo grado, in un quartiere che in questo momento è di espansione urbanistica in città (zona via Maraldo-via Trani-via Bisceglie).

Abbiamo fatto attenzione a salvaguardare le periferie che necessitano di un presidio costante e stabile quale quello scolastico integrale. Siamo intervenuti sulle autonomie scolastiche, alcune delle quali a forte rischio numerico di sussistenza nel prossimo futuro, inglobandole nei comprensivi.

Comprendo benissimo le doglianze di chi si sente in qualche modo toccato, è legittimo. Queste scelte non sono mai indolori, nemmeno per chi le compie. Ma per un amministratore è impellente fare scelte globali, scevre da condizionamenti specifici”.

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